Mac

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2005/2006

Usa, 1992
Titolo originale: Mac
Genere: Drammatico
Durata: 109'
Regia: John Turturro
Cast: John Turturro (Mac Vitelli), Michael Badalucco (Vico Vitelli), Carl Capotorto (Bruno Vitelli), John Amos (Nat), Ellen Barkin (Oona), Katherine Borowitz (Alice Vitelli), Dennis Farina (Signor Stunder), Steven Randazzo (Gus), Nicholas Turturro (Tony Gloves)
sceneggiatura: Brandon Cole, John Turturro
fotografia: Ron Fortunato
montaggio: Michael Berenbaum
musiche: Richard Termini, Vin Tese
produzione: World Film Inc.

Ambientata negli anni ’50, nel quartiere Queens di New York, la storia di una famiglia di origine italiana e di tre fratelli: uno per tutti, tutti per uno. La loro vita di operai, per di più immigrati, è durissima: ma alla morte del padre, spronati da Mac, il maggiore, che identifica la libertà con il costruire qualcosa di proprio, i tre fratelli si ribellano al capo cantiere polacco che specula su materiali di scarto e pensa solo al guadagno. Rischiando tutti i loro averi, riescono a comprare un lotto e a mettersi in proprio, per forgiarsi un futuro che li affranchi da miserie e umiliazioni. Costretti a scelte difficili che riguardano un patrimonio ereditario di valori e tradizioni, tengono duro perché sono uniti. Ma con il passare del tempo, il patto non regge alle prove della vita, delle rivalità, delle insofferenze. E la separazione, per Mac sinonimo di tradimento, è inevitabile.

Con “Mac” si direbbe che Turturro abbia voluto regolare i conti (una volta per sempre) con il passato, con le proprie radici. Il suo film è un omaggio appassionato al padre carpentiere e a tutta una generazione di emigranti italiani, polacchi, europei. È, però, un omaggio critico. […] Bastano due battute per suggerire il tono di Mac: «Non ci sono che due modi di fare le cose: quello giusto e il mio. E coincidono» - «Sai che cos’è la felicità? Amare il tuo lavoro. Pochi lo sanno, perciò vanno in vacanza, ma è la verità. Se detesti il tuo lavoro, detesti la tua vita. E io l’amo, la mia vita». L’azione si svolge nei primi anni ’50, nel quartiere Queens di New York. Fondato sulla fisicità
del lavoro manuale, “Mac” è un altro film sul “sogno americano” (i suoi alti costi e le sue dinamiche), sulla divisione della società in classi, sull’altra faccia della concezione familistica della vita che regge la comunità italiana. […] La lezione di Scorsese si sente, soprattutto nella bella sequenza d’apertura sui funerali del padre, ma s’avverte anche quella dei Coen in una certa inclinazione alla deformazione espressionistica dello sguardo, nella concitata direzione degli attori. Film senza concessioni alla nostalgia né al sentimentalismo, “Mac” ha un’onestà di fondo e un assillo di autenticità che ne riscattano l’acerbità.
NOTE: Camera d’Or a Cannes come miglior opera prima


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"