Magdi Allam presenta Saddam. Storia segreta di un dittatore

Convegno

Il noto editorialista ed inviato della Repubblica, che dal 1° settembre passerà al Corriere della Sera come vicedirettore, sarà ospite a San Martino di Castrozza per la rassegna “Gli incontri con l’Autore” lunedì 11 agosto alle ore 18.00 al Cinema Teatro Bucaneve presentando la sua ultima opera dedicata a Saddam Hussein pubblicata da Mondadori.

Dalle durissime esperienze dell'infanzia fino all'ultimo scontro con l'Occidente, Magdi Allam ripercorre la vita di Saddam. E dimostra come un individuo dalla psiche profondamente disturbata abbia saputo trasferire la realtà della violenza subita da bambino al suo intero Paese, condannandolo a un regime di ferocia inaudita e a uno stato continuo di belligeranza interna ed esterna.
Certo, Saddam non avrebbe potuto affermarsi se non avesse trovato un fertile terreno nell'ideologia militaresca ed estremistica del partito Baas, nella realtà difficile e precaria della società in cui è nato. E non vanno taciute le responsabilità delle grandi potenze occidentali, che per anni hanno guardato con occhio tollerante alla sanguinosa carriera del rais. Ma lo sterminio di due milioni di persone, la trasformazione di un popolo attivo e intelligente in una nazione terrorizzata di vittime e di delatori è, secondo Allam, da attribuirsi principalmente alla visione criminale di Saddam Hussein.
Magdi Allam (Il Cairo, 1952) è editorialista e inviato speciale per il Medio Oriente del quotidiano la "Repubblica". Entrato in tutte le case degli Italiani con collegamenti televisivi durante la guerra in Irak, il sociologo, scrittore ed opinionista è spesso ospite di trasmissioni televisive e talk show. Nel 2002 ha pubblicato Bin Laden in Italia e Diario dall’Islam. Cura la rubrica “La vita degli altri” sul sito www.repubblica.it.

Magdi Allam, Saddam. Storia segreta di un dittatore, Mondadori, 2003
L'inquietante ritratto di un grande tiranno.
Quando un Paese è dominato per molti anni da un dittatore che esercita il potere in modo totale e incontrollato, è inevitabile che la sua storia si identifichi in larga misura con le vicende, non solo pubbliche, del tiranno. La chiave fondamentale per comprendere il ruolo dell'Iraq sulla scena internazionale degli ultimi decenni è dunque - secondo Magdi Allam, uno tra i massimi esperti europei di problemi del Medio Oriente - la personalità di Saddam Hussein. "Come è possibile che un bambino nato orfano di padre, abbandonato dalla madre, ripudiato dal patrigno, rimasto analfabeta fino a dieci anni e vissuto in condizioni di estrema indigenza, sia riuscito a soli trentun anni a diventare il numero due dell'Iraq e a quaran-tadue a imporre il proprio potere assoluto su un Paese strategico del Medio Oriente? Come è possibile che un ladruncolo di galline, diventato precocemente un criminale comune e poi il killer di un gruppuscolo terrorista, sia riuscito a dominare un esercito, pur non essendo affatto un militare?"
Dalle durissime esperienze dell'infanzia fino all'ultimo scontro con l'Occidente, Magdi Allam ripercorre, tappa dopo inquietante tappa, la vita di Saddam. E dimostra come un individuo dalla psiche profondamente disturbata abbia saputo trasferire la realtà della violenza subita da bambino al suo intero Paese, condannandolo a un regime di ferocia inaudita e a uno stato continuo di belligeranza interna ed esterna. Certo, Allam sa bene che Saddam non avrebbe potuto affermarsi se non avesse trovato un fertile terreno nell'ideologia militarista ed estremistica del partito Baas, nella realtà difficile e precaria della società in cui è nato. E conosce, altresì, le responsabilità delle grandi potenze occidentali, prima fra tutte gli Stati Uniti, che per anni hanno guardato con occhio cinicamente tollerante alla sanguinosa carriera del rais. Ma lo sterminio di due milioni di persone, la trasformazione di un popolo attivo e intelligente in una nazione terrorizzata di vittime e di delatori è, secondo Allam da attribuirsi principalmente alla visione criminale di Saddam Hussein.
Una documantatissima lettura della storia irachena nell'ultimo trentennio attraverso gli occhi e la mente di uno dei più spietati dittatori.


organizzazione: APT S. Martino di Castrozza e Primiero - in collaborazione con la libreria Bancher e la società di rappresentanza di vini Liber S.a.s.