Margaret. Selezione delle opere di Margaret Nella

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Avventure estetiche e meraviglia nell’arte di Margaret Nella
Alessandro Togni
Non è facile disporre ed argomentare brevemente sull’arte di questa artista che si colloca ai margini di diversificate culture visive, che attraversa con naturalezza orizzonti della visione dove si materializzano le immagini uscite “random” dalla sua percezione sensibile e dalla sua cultura. I luoghi ed i pensieri estetici sembrano confrontarsi ed appartenersi allo stesso modo, quando si affrontano nelle metodologie compositive tese a definire gli ambiti, quello astrattizzante e quello figurativo, quando svolgono una specifica funzione di narrazione fra storia e memoria, fra naturalità e rappresentazione della parte nascosta dell’animo umano. Le polimorfiche composizioni articolate fra geometrie e dinamiche linearistiche si accompagnano spesso ai materiali apposti e disposti come segni della sensibilità più innocente, dialogando con le figure completamente viventi e mai inerti mentre traducono una realtà attraversata dal respiro della bellezza. Superato il mondo rifugio del classico ecco una particolare modalità tecnica capace di riannodare i fili smarriti fra narrazione romantica e forma contemporanea, ecco la maniera in grado di stabilire rapporti fra leggerezza e complessità dell’immagine. Le soluzioni formali sono spesso illustrative, altre volte evocative ma a rendere importante la loro sostanza visiva sono in entrambi i casi la qualità elegante, l’estrazione di origine decorativa che riesce a coniugare esperienze fra il realismo quasi naif con le manifestazioni di una estetica prossima alla stilistica internazionale e fitomorfica, linearistica e geodetica dell’Art Nouveaux. Anche nella traduzione dei contenuti ritroviamo una disposizione eclettica dove primeggiano i temi a sfondo popolare, ma anche si ritrovano caratteri di un’immagine di origine aristocratica intrisa di racconti istoriati.E quindi si muovono le mappe colorate sfuggite alla mente dell’artista, si posizionano assumendo a tratti le indicazioni di una progettualità e di una coscienza posta in essere dall’unitarietà dello stile, altre volte indugiando e traducendo elementi di improvvisazione capaci di stupire nel gioco, orientando il nostro osservare verso formule infantili e sincere.Non esistono confini e concetti in grado di arginare l’avventura artistica di Margaret Nella ed è questa sua eterogenea disposizione psicodelicata a facilitare per uno stato di meraviglia in tutti noi che guardiamo le sue opere abbandonati dentro una realtà piena di fantasia gotica e di sogno dal quale non vorremmo più uscire.

Biografia dell’artista
Margaret Nella nasce da genitori rendenesi a Brighton, in Inghilterra, il 13 dicembre 1964.
All’inizio degli Anni ’80 ritorna in Italia e da allora risiede a Carisolo in Val Rendena.
Nell’anno 2000 l’autrice di patchwork giudicariese Graziella Scaglia, la indirizza alla Quiltitalia, l’Associazione nazionale istituita per promuovere la conoscenza e la tecnica del patchwork, con la quale sperimenta le tecniche di base frequentando numerose lezioni tenute dalle maestre d’arte Paola Basso e Monique.
Successivamente esplora le infinite possibilità di questa disciplina espressiva sostenuta da studi e didattiche individuali, poi nel 2005 segue il corso di Ina Statescù, affermata artista tessile ed ancora nel 2010 assiste alle lezioni dell’artista Yoko Saito.
Fonte d’ispirazione fondamentale della sua opera è la Natura, percepita e descritta nelle sue trasformazioni esistenziali e principalmente nella suggestione delle forme vegetali e nella variabilità del colore.
Ha partecipato a numerose mostre e concorsi per Quiltitalia a Torino, Milano, Firenze, Isola d’Elba, Birmingham e localmente a Carisolo, Pinzolo, Terme di Comano, S. Lorenzo in Banale.
Nel 2009 ha vinto il primo premio al concorso “Montagne dipinge Montagne dipinte” con l’opera “Natures Lullaby”.


organizzazione: Centro Studi Judicaria