[Mema Verma] + Spettro

Musica

MEMA VERMA di Giovanni Lami è uno studio mirato all’utilizzo acustico completo di un solo strumento, unito al processing digitale del materiale registrato: uno shruti box con intonazione più bassa rispetto a quelli tradizionali indiani viene usato essenzialmente senza emettere alcuna nota, ma campionando l'elaborazione dei soffi, dei fischi e dei rumori generati dalle ance e dal corpo stesso. L’evoluzione, la progressione all’interno delle tracce che compongono il lavoro su LP sono come una metamorfosi della stessa idea, dove il suono diviene sempre più rarefatto, perdendo gradualmente la connotazione concreta, spezzata e incerta iniziale fino a diventare un drone quasi statico. Il nome stesso del lavoro è una sorta di "grammelot" in sanscrito, riflettendo così ancora una volta sull’approccio al mezzo /strumento, trattato in modo molto diverso dal suo uso tradizionale. L’edizione, in uscita per l’italiana Kohlhaas su LP 12” in edizione limitata, presenterà serigrafie di Giovanni Battista De Pol /Dead Meat.

SPETTRO di Cristian Naldi è Composto, freddo, pulito, artefatto, scritto. La sovraregistrazione di undici chitarre ripartite e convertite in frequenze diventa massa; massa armonica, massa ritmica, massa sonora. Dallo SPETTRO le frequenze emergono con ruoli consonanti e dissonanti, tra unisono e poliritmia. SPETTRO è anche Decomposto, caldo, sporco, spontaneo, vergine. La registrazione di una chitarra attraverso undici distorsori diventa massa; massa organica, massa ansimante, massa muscolare. Nello SPETTRO le armoniche si insinuano, si sovrappongono e la saturazione, esasperata, lo occupa. Due estremi, due opposti. Non c'è pace, non c'è né vincitore né vinto, lo SPETTRO vagherà ancora.

Giovanni Lami Field recordist e musicista che lavora all'interno del soundscape, della ricerca elettroacustica e della sound-ecology. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Ateneo di Bologna ed in Fotografia allo IED, l’approccio verso la materia sonora è lo stesso messo in pratica nel passato in campo fotografico, utilizzando ora principalmente registrazioni ambientali e segnali processati in tempo reale; l’universo infinito di suoni che ogni giorno ci circonda e la loro manipolazione è la base del suo modus operandi, affiancato allo studio delle superfici risonanti sul campo e alla ricerca multispeaker. Nel 2011 entra a far parte di AIPS (Archivio Italiano Paesaggi Sonori). Con i suoi diversi progetti ha suonato tra gli altri al: Conservatorio B. Maderna (Cesena), Mu.Vi.Ment.S. Festival 2010 (Itri), Fondazione Giorgio Cini (Venezia), Kernel Festival (Desio), Tagofest VI (Massa), Flussi 2011 (Avellino), Rogatka (Tel Aviv), Barbur Gallery (Gerusalemme), the Zimmer (Tel Aviv), TPO (Bologna), Kreuzberg Pavillon (Berlino), Ravenna Festival (Ravenna), Teatro Fondamenta Nuove (Venezia), Knot Gallery (Atene), Les Yper Yper (Salonicco), The Bee’s Mouth (Brighton), cafeOTO (Londra), Teatro Moderno (Agliana), spazio O’ (Milano).

Cristian Naldi Chitarrista classe 1981, diplomato al conservatorio "Frescobaldi" di Ferrara in chitarra jazz. Condivide con Paolo Mongardi il progetto impro-drone FulKanelli (split tape con Belokurov/Marziano per Lemming Records e HYSM?, Gennaio 2012 e CD edizione ferro e legno per Lemming Records, Offset Records e Blinde Proteus, Ottobre 2012). Da marzo 2013 è chitarrista live per Simona Gretchen nel tour del suo ultimo disco, Post-Krieg. Da novembre 2013 è il nuovo chitarrista dei Ronin. Da circa un anno ha intrapreso la strada del solismo. Questo primo lavoro, SPETTRO, è una sintesi dei suoi campi di interesse: la musica scritta, l'improvvisazione, la distorsione.