Messa delle Montagne

Musica

Dedicata alle Dolomiti
Si esibiscono: Coro S. Ilario, Coro Valle dei Laghi di Padergnone, Orchestra Sinfonica di Parma

Il progetto nasce innanzitutto dalla grandissima passione per la musica e per le montagne del maestro Giovanni Veneri. L’idea di scrivere questa composizione prende corpo a seguito della proclamazione da parte dell’ONU del 2002 Anno Internazionale delle Montagne. Inizia così a comporre quella che sarebbe poi diventata le "Messa della Montagna dedicata alle Dolomiti" per coro popolare ed orchestra. Gli obiettivi che si è proposto il maestro sono stati in promo luogo il "colore corale", che avrebbe dovuto rispecchiare la caratteristica del canto popolare del Trentino e, di conseguenza, una facile e melodiosa contabilità (pur mantenendo una giusta sacralità, visto che è pur sempre una Messa, e per giunta eseguibile anche durante il sacro rito). Il secondo obiettivo era che la parte orchestrale avrebbe dovuto mantenersi nei canoni più rigorosi della non modernità (intesa come avanguardia).
La scelta di utilizzare il canto popolare trentino non è certamente casuale, vista la collaborazione del maestro Veneri con il coro della Sat per il quale ha armonizzato molti canti del repertorio popolare trentino. La Messa si compone delle cinque parti classiche, e cioè il Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus - Benedictus, Agnus Dei in lingua latine, e prevede l’esecuzione da parte di circa 60 coristi ed un’orchestra di 42 elementi.

La parte corale è stata affidata al coro "S. Ilario" di Rovereto, diretto dal Maestro Antonio Pileggi, e dal coro "Valle dei Laghi" di Padergnone, diretto dal Maestro Paolo Chiusole. La parte orchestrale è stata affidata all’Orchestra Sinfonica di Parma.


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