Miniere e territori. La gestione delle aree estrattive in Trentino tra medioevo ed età moderna

Incontri e convegni

relatrice dott.ssa Lara Casagrande, Direttore Ecomuseo Argentario, Archivista libero professionista Il territorio dell'attuale Trentino è stato oggetto di coltivazioni minerarie molto intense, la cui presenza è documentata dalla seconda metà del secolo XII fino a metà del secolo scorso. L'attività estrattiva ha profondamente modificato il paesaggio e il sottosuolo, di cui sono ancora visibili molte tracce in tutto il territorio provinciale, in particolare in Alta Valsugana. L’amministrazione dei territori interessati era molto complessa perché coinvolgeva diversi attori pubblici (in Antico regime i vescovi di Trento e di Feltre, e il conte del Tirolo come signori territoriali) e privati (ad esempio i conti di Appiano sui territori di loro proprietà allodiale).

Alcuni progetti di ricerca promossi negli ultimi anni dall'Ecomuseo Argentario e dal Comune di Pergine Valsugana hanno permesso di raccogliere numerosi documenti d'archivio e dati sul campo, che integrandosi potrebbero dare alcune risposte riguardo alla gestione dell'attività estrattiva, al rapporto dei proprietari dei diritti minerari con gli altri attori del territorio, nonché alla correlazione tra miniere, insediamenti e fortificazioni.