Mito e amore

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2010/2011
Altri Percorsi / Giovani

Centro Santa Chiara - Stradanòva - Danzaviva
Mito e amore
di David Wilkinson
regia Elena Galvani, Jacopo Laurino
scene Romeo Liccardo
costumi Romeo Liccardo
con Valeria Ciangottini, Franco Farina

Agenzia turistica “Plastik Viaggi”. L’agente è un venditore cinico e sicuro di sé che promuove un volgare turismo di massa.
Ma nell’agenzia arrivano due clienti particolari: Mito e Amore. Sono creature che provengono dalla dimensione dell’arte e della cultura classica, giovanissimi, belli e gentili, assolutamente fuori luogo, quindi. Sono lì per una sorta di missione: riportare l’agente, che si scopre essere un poeta smarrito, a ritrovare la bellezza e la spiritualità. E il cammino non sarà facile. Il tempo, corruttore del mondo, incalza.
Una trama semplicissima nelle sue linee essenziali. Personaggi astratti, personaggi-idee, per raccontare la crisi di un poeta; il senso di inadeguatezza in un mondo in cui non si riconosce più; il conflitto tra vecchio e nuovo e, soprattutto, tra due diverse idee di nuovo.
A dominare sono le azioni, le immagini, i suoni. Lo stile recitativo è fortemente anti-naturalistico. In scena, solo due attori, l’agente e il suo antagonista, il tempo. Due giovani ballerini incarnano Mito e Amore, che non hanno voce, ma solo pensiero e gesto. Musiche originali, scandiscono le tensioni che percorrono l’animo dei personaggi.
Da segnalare la presenza importante di Valeria Ciangottini, che ha calcato più volte e con grande successo anche i palcoscenici regionali grazie soprattutto allo Stabile bolzanino, istituzione con la quale l’attrice, che ha esordito giovanissima nel film di Fellini “La Dolce Vita”, ha collaborato più volte.
Interessante, infine, che lo spettacolo affronti i temi del simbolismo classico per parlare dell’oggi, Mito e Amore rappresentano, anche in questo caso, il linguaggio universale che permette di unire conoscenza interiore e quella esteriore. Un linguaggio che rende visibili legami e corrispondenze tra le cose e le creature dell’universo e rivela la profondità della vita.
La regia dello spettacolo è realizzata a quattro mani dai giovani Elena Galvani e Jacopo Laurino, che si sono segnalati la scorsa stagione per un apprezzato spettacolo musicale dedicato a Bertold Brecht.