Montagne Racconta

Montagne Racconta
4° Festival del Racconto

Si terrà nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 luglio a Montagne, piccolo comune della Val Giudicarie vicino a Tione, la quarta edizione di “Montagne racconta”, festival di teatro, musica e incontri
Montagne racconta storie. Racconta immagini. Narra di luoghi, di vite, di viaggi e di bellezza. Una strada ripida per arrivare a Montagne. Uno sguardo aperto e dall'alto, una volta in paese. Due giorni di teatro. A luglio. Nel centro storico. E il bosco intorno. Il teatro come tramite, come incontro e come festa nell'era social e della crisi. Tra cambiamenti climatici e sfiducia nei confronti del futuro, Montagne ha scelto di raccontare con solennità e con gioia le grandi e piccole passioni umane: le storie sono come uno squarcio, sono una finestra su altri mondi, diversi e per questo affascinanti. Sono esperienza che passa di bocca in bocca. Scambio di conoscenza.
Colui che viene da lontano, ha molto da raccontare. Ha viaggiato, visto e toccato con mano ciò che sta “fuori”, ciò che è “altro”. Ma anche colui che vive intensamente la sua terra ha molto da raccontare. Ne conosce le storie e le tradizioni. Ne conosce l'impoverimento. Il narratore prende le sue storie dall'esperienza, dalla propria o dall'altrui, e le trasforma in esperienza di chi lo ascolta.
Il festival di Montagne è il qui ed ora del teatro. È presenza umana non filtrata, è contatto con spettatori in carne, ossa ed emozioni: all'ascolto. Perché ascoltare una storia è un'azione attiva, è ogni volta un atto di rivoluzione, è rottura dell'isolamento, rinnova il pensiero e scatena meraviglia. È un'esperienza comune, per un pubblico di età diverse, di diversa provenienza e vita, in un'unica avventura collettiva. Gli spettacoli, attraverso i suoni, le parole e le azioni producono una sorta di suggestione che perdura anche nei giorni successivi... Sono due giorni di stupore, di divertimento e di arte. Il festival non è rivolto a pubblici elitari, specialistici e ristretti ma nemmeno alla massa incosciente. È una festa, è un progetto culturale, è un luogo dove coltivare l'amore per la creatività e la ricerca.
È la quarta edizione. E abbiamo visto che sta crescendo l'attenzione nei confronti di questa manifestazione. Il festival si evolve: di anno in anno “aggiustiamo il tiro”, comprendiamo meglio la strada da percorrere e cerchiamo nonostante i pochissimi finanziamenti di dare qualità e corposità alle scelte e alle proposte degli spettacoli. Tutte le persone del paese contribuiscono affinché questa due giorni sia magica e intensa. E anche gli artisti, non appena giungono qui capiscono di trovarsi in un luogo diverso dai soliti teatri, percepiscono il lavorio intenso e allegro della gente che lo fa a titolo volontario e alcune volte si lasciano coinvolgere e li si può vedere, partecipi, a dare una mano o anche semplicemente occupati in una conversazione all'osteria...
Quest'anno ci sarà una residenza di due settimane alquanto particolare: un laboratorio che coinvolgerà sei attori, sia trentini che di fuori provincia, e tre insegnanti d'eccezione. Lo scopo è quello di produrre delle narrazioni a Montagne, da presentare in anteprima al festival. Francesco Niccolini, drammaturgo esperto di narrazione, insieme al regista Roberto Aldorasi e all'attore Luigi d'Elia, aiuteranno in quindici giorni di prove a costruire e narrare negli angoli del centro storico, le storie che i giovani attori hanno pensato.
Altra novità importante è il concorso fotografico: “Montagne racconta... in uno scatto” che si svolgerà nei due giorni del festival in collaborazione con l'associazione IMA.G.E. Si tratta di cercare di catturare, in un massimo di tre fotografie a partecipante, ciò che si ritiene l'anima del festival.