Monte Bondone Green Festival
Natura, musica e arte
UN FESTIVAL SPECIALE SUL MONTE BONDONE PER I BENI COMUNI, dove affermare senza paura o timore che la Cultura e la Creatività sono a tutti gli effetti un bene comune, patrimonio dell’umanità e beni destinati ad uso civico inteso come diritto di godimento collettivo. Non solo acqua, non solo aria: la letteratura come la musica sono beni comuni, patrimonio condiviso e condivisibile da ognuno, un linguaggio universale capace di coinvolgere significativamente una comunità di ascoltatori, che non può essere pregiudizialmente de-limitata da appartenenze specifiche. Un linguaggio,
dunque, sempre inclusivo, in grado di creare partecipazione, armonia, condivisione ed anche “benessere” umano”.
La letteratura come la musica è necessaria al vivere civile dell’uomo, perché si basa sull’ascolto, che è un elemento imprescindibile, anche se quasi sempre trascurato. La musica è necessaria alla vita, può cambiarla, migliorarla e in alcuni casi può addirittura salvarla.. Come ha detto Abbado “La cultura è un bene primario come l’acqua: i teatri, le biblioteche, i cinema, gli auditorium sono come tanti acquedotti”...è da queste riflessioni che è nata l’idea di “Un Viaggio fra Letteratura e Musica...un Festival speciale per i Beni Comuni”.
Ecco il perchè di questa seconda edizione che mira a guardare già agli anni a venire e questo perchè il “Monte Bondone Green Festival” ha tutte le caratteristiche e tutti i presupposti per diventare il primo festival “green” ed “ecosostenibile” sia della nostra Provincia che della nostra Regione, con tutte le credenziali e potenzialità per ritagliarsi una sua specifica identità fra le poche esperienze nazionali esistenti: obbiettivo primario è quindi quello di essere un progetto innovativo, carico di idee e capace di stupire e di stupirsi, dove non deve mancare il coraggio della sperimentazione, della ricerca e dell’originalità, ma dove deve ben essere radicato in tutto e in tutti il valore del rispetto per la natura e la salvaguardia dell’ambiente.
Un progetto capace di consolidare quel speciale collegamento fra Cultura/Natura/Ambiente/Turismo ed aperto ai vari linguaggi della Creatività.
In equilibrio fra locale e generale, fra tradizione ed innovazione. Un Festival, un appuntamento che alla luce della triste vicenda generata dal COVID 19 assume una importanza centrale, perchè la situazione causata dal coronavirus può insegnarci molto: che l’uomo fa parte della natura; che per il benessere di tutti non servono bisogni inutili, ma sono essenziali la salute, le interazioni sociali e il rapporto con l’ambiente, una vera cultura green; e
soprattutto che “la Terra non è nostra”.
Ecco perché abbiamo pensato, dopo mesi e mesi di confronto e di incontri e dopo una, fortunata ed apprezzata, prima edizione o “edizione zero” di prova e di verifica, di proseguire l’esperienza con una nuova ed ancora più stimolante tappa di questo progetto, pensando alla creazione di un Festival interamente “green”.
Ed in questa direzione vanno anche le tante novità di quest’anno: la prima esperienza di Land Art, quell’arte che da voce alla natura attraverso I materiali della natura stessa, che crea vita dove la vita si è interrotta, ma anche le prime due produzioni, un modo per dare quella solidità ad un Festival che non vuole far parlare di se stesso solo una volta all’anno e poi, come sottolineato più volte sopra, quel voler affermare che fra I beni comuni deve essere inserita anche la cultura, la creatività e l’arte ed il magico incontro che questi possono avere con la natura e l’ambiente.
Ma non solo, un omaggio a Moricone dal mondo del jazz, e che jazz, esperienze di musica mirata, due concerti in cuffia, l’incontro fra la voice della Civello ed il Coro Le Voci del Bondone e poi teatro, reeading, una mostra fra foto e illustrazioni con due artisti trentini, il gusto dei prodotti locali. Insomma non resta altro che vivere questo Festival e gustarsi le emozioni che fioriranno fra terra e cielo...un Festival infine dal quale nasceranno dei veri e propri progetti che presto vi sveleremo. Sia per il nostro Monte Bondone che capaci di stringere quell’importante collaborazione con l’Europa.