Nitrato d'argento
Effetto Notte. Cineforum 2007/2008
Italia/Francia/Ungheria, 1996
Titolo originale: Nitrato d'argento
Genere: Grottesco
Durata: 88'
Regia: Marco Ferreri
Cast: Iaia Forte, Sabrina La Loggia, Marc Berman, Eric Berger
Lezione di storia del cinema raccontata dalla parte dello spettatore, della sala: una lezione sul cinema che non c'è più. Sciamannata più che accademica, ravvivata da paradossi e freddure, ma anche astratta, torbida, funebre.
Aprendosi e chiudendosi con l'immagine catastrofica d'una platea di manichini dallo sguardo vuoto, Nitrato d'argentosuggerisce che non ci sono più storie che possano succedere nello schermo, che non ci sono più uomini e donne che possano riconoscere nella sua luce e nelle sue ombre i propri sogni, modelli, paure, desideri. Dell'arte plebea, dunque, Ferreri racconta la storia (secondo lui) ormai conclusa. Anzi, in qualche modo racconta la storia del nostro secolo raccontando la storia dell'arte che è sua come suoi sono la guerra totale, Mussolini e Hitler e Stalin, i campi di sterminio, i razzismi di massa, la Bomba, ma anche le automobili utilitarie e le ferie pagate, la difesa sociale dalla malattia e dal bisogno, la promessa di felicità o almeno di dignità fatta a tutti e a ognuno. C'è molto che si riconosce ora con divertimento e ora con nostalgia, in Nitrato d'argento. C'è poi, in questo film zeppo di spezzoni da cineteca, il ricordo dell'eros vitale, ingènuo o sboccato, che da sempre il cinema evoca, suggerisce e scatena, sia con le sue storie e immagini sia con il gioco d'ombre e di luce in platea. Quel che prevale in Nitrato d'argentonon è però né il divertimento né la nostalgia, né l'eros vitale né l'anarchia felice, bensì un lutto che non riguarda solo il cinema e il suo pubblico, ma che esce dalla sala e sallarga alla visione complessiva del mondo. Citazione dopo citazione, Ferreri "allinea" la storia dell'immaginario di questo secolo in una specie di parata funebre, suggerisce ai suoi attori una recitazione gelida e sospesa nel vuoto, come gelida e sospesa nel vuoto è l'ironia crudele e talvolta cattiva con cui s'annuncia la catastrofe.
organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana