Nove Volti di Mnemosine

Teatro

Portobeseno

teatro
a cura di Filip Millenkovic, Annalisa Morsella e Francesca Conci

La memoria è la cucitrice ed è anche capricciosa.
La memoria fa correre il suo ago dentro e fuori, su e giù, qua e là.
Non sappiamo cosa verrà dopo o cosa seguirà.
Virginia Woolf, Orlando

Mnemosine, dea della memoria, è madre delle arti e delle scienze: cuce insieme, in modo imprevedibile, frammenti della realtà e dell’immaginario.
La memoria, dunque, non è solo riproduzione e conservazione di mondi già dati, ma è anche creazione di nuovi mondi.
Attraverso le arti di cui sono custodi (storia, musica, commedia, tragedia, danza, lirica, retorica, astronomia e matematica, ed epica), le Muse, figlie di Mnemosine, si divertono a mettere in scena nove possibili interpretazioni di altrettanti affreschi della Sala del Giudizio di Castel Pietra: frammenti di memoria che diventano giochi nelle mani delle muse.

Pastori che dimorate nei campi, esseri immondi, ventre soltanto,
noi sappiamo raccontare molte menzogne, simili a verità,
ma pure sappiamo, qualora ci aggradi, il vero cantare
Esiodo, Teogonia


organizzazione: Associazione Culturale Libera Mente