Novecento

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2008/2009
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Novecento
di Alessandro Baricco
regia Corrado d’Elia
scene Francesca Marsella
con Corrado d’Elia

Novecento, il grande successo, il piccolo gioiello della letteratura italiana firmato da Alessandro Baricco, scrittore e critico musicale molto noto, è la storia incredibile, fantastica, quasi irreale di Danny Boodmann T.D. Lemon, detto per l’appunto Novecento, un pianista, anzi il più grande pianista del mondo, nato su una nave e lì vissuto per tutta la vita senza mai scendere. L’uomo che sapeva suonare una musica indefinibile, soprattutto quando lo faceva in terza classe, per chi non se la poteva permettere.

Novecento è un monologo teatrale breve ma intenso di emozioni che rimane impresso nella mente dello spettatore grazie anche all’immaginazione che riesce a trasmettere in chi a teatro assiste allo spettacolo.
La dimensione è quella del ricordo, denso, intenso, come quello delle grandi storie che parlano di un tempo andato, quelle che riempiono le ore lunghe, magari ascoltate dalla rauca voce di un marinaio in una bettola in un porto, tra incanto e incredulità, tra verità e allucinazione.
Il tempo della storia sono i meravigliosi anni Venti, a cavallo tra le due guerre, l’età del jazz, quando ogni cosa sembrava muoversi seguendo quel ritmo irresistibile.

Il ritmo è quello gradevolmente denso, di quando le parole e la musica si incontrano in accordo e si scambiano i ruoli, le parole diventano musica e le note racconto indispensabile, fino a comporre una partitura originale, unica.
Il luogo in cui si svolge la storia è una nave, il Virginian, dal nome che sa di lontano, che fa la spola dall’Europa alla sognata America e che racchiude in sé tutte le storie del mondo.

Per tutto questo Novecento non è un monologo, ma un incarnato di perfezione, una favola struggente e bellissima da raccontare con la stessa malinconica voluttà che Danny Boodmann T.D. Lemon usava quando accarezzava le curve di un ragtime. Con capacità da acrobata e intensità poetica, quelle caratteristiche a cui ci ha abituati con i suoi personaggi, Corrado d’Elia racconta Novecento con la leggerezza di un sogno, suonando con magia una partitura di fini emozioni.
“Suonavamo perché l’Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov’era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla quando nessuno lo vede.”

Il successo di Novecento e la definitiva consacrazione si è avuta quando il romanzo è approdato al cinema ne La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30