Nuove inventioni di balli

Danza

Dicastelincastello

Il concerto-spettacolo del gruppo rinascimentale “La Rossignol”, proposto in costume e con strumenti e stili esecutivi d'epoca, ricostruisce il clima colto e aristocratico, estremamente godibile e spettacolare, di una nobile festa cortigiana cinquecentesca. Con musiche e coreografie lasciateci da tre grandi maestri del genere: il francese Thoinot Arbeau e gli italiani Fabritio Caroso e Cesare Negri.

L'ensemble “La Rossignol”, specializzato nell'esecuzione del repertorio di musica antica, sarà giovedì 21 agosto a Castel Stenico con uno spettacolo che andrà a riproporre «Vaghe & bellissime figure di balli & balletti all'uso d'Italia, come quello di Francia e di Spagna». L'appuntamento con il pubblico è fissato per le ore 21,00.

Ancora una proposta di danza e musica antica nel calendario dell'edizione 2014 della rassegna estiva «dicastelincastello», promossa dal Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con Museo Castello del Buonconsiglio e Coordinamento Teatrale Trentino. Giovedì 21 agosto al Castello di Stenico, con inizio alle ore 21.00, sarà in scena l'Ensemble “La Rossignol” che proporrà al pubblico «Nuove inventioni di balli».
Nel 16° secolo si verificò in Europa la maggiore esplosione di balli di ogni tempo. La danza divenne una delle arti più amate e, per dame e cavalieri, il ben figurare nel ballo diventò condizione per affermarsi: ballare non era più solo un divertimento o una tecnica di corteggiamento, ma un’arte musicale e coreutica molto raffinata, elegante, codificata in forme scritte ben precise, un vero rituale di celebrazione del potere in cui i protagonisti erano i cortigiani, impiegati sia come attori che come spettatori.
Tra i grandi Maestri, ricercati organizzatori e animatori di feste e banchetti atti ad interpretare la magnificenza dei loro protettori, spiccano in Francia Thinot Arbeau e in Italia Fabritio Caroso da Sermoneta e Cesare Negri, milanese, i quali, con le loro opere, autentiche pietre miliari della storia della danza cui il programma attinge a piene mani, hanno contribuito in modo determinante al prestigioso cammino dell’arte coreutica.
Il concerto-spettacolo, proposto in costume e con strumenti e stili esecutivi d’epoca, ricostruisce il clima colto e aristocratico, estremamente godibile e molto spettacolare, di una nobile festa cortigiana cinquecentesca.
Giovedì 21 agosto al Castello di Stenico saranno in scena Liliana Pagliari e Clizia Baronio (danzatrici); Roberto Quintarelli (danzatore e contraltista); Matteo Pagliari (flauti diritti e traversa); Francesco Zuvadelli (organo positivo e ghironda) e Domenico Baronio (liuto, chitarrino e percussioni).

Ingresso: intero € 5,00; ridotto € 3,00
È consigliabile l’acquisto in prevendita su primiallaprima.it e nelle Casse Rurali del Trentino
Informazioni :da lunedì a sabato dalle 15 alle 18 allo 0461-213834 oppure al nr. verde 800.013952

A cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara
Info, prezzi e prevendite:
da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 18.00
N° verde 800-013952 / 0461-213834
www.csc.tn.it

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CASTELLO DI STENICO
Orari: tutti i giorni tranne lunedì 10.00-18.00
Ingresso: 5 euro
Stenico
Tel. 0465 771004
www.buonconsiglio.it

Arroccato sul dosso che domina l’abitato di Stenico, il castello conserva ancora il suo aspetto imponente e massiccio di edificio fortificato. Al suo interno, l’eleganza degli ambienti e la raffinatezza di affreschi e sculture rivelano la destinazione a residenza estiva del principe vescovo di Trento. Un nuovo percorso espositivo dedicato alle arti applicate si snoda nelle sale. La prima menzione del Castello di Stenico risale al 1163: in quell’anno il principe vescovo di Trento Adelpreto concesse in feudo ai fratelli Bozone e Ottone una casa eretta sul dosso del castrum di Stinigo, probabilmente all’epoca non ancora un castello, ma un insieme di fortificazioni rudimentali allestite per la difesa degli abitanti dei villaggi circostanti. Col passaggio del Trentino all’Italia fu sede della pretura e in seguito caserma dei carabinieri, finché, nel 1973, passò sotto la competenza del Provincia autonoma di Trento. Oggi il Castello di Stenico, aperto al pubblico, si conserva in ottimo stato: composto da diversi edifici, ospita ambienti di notevole interesse tra i quali la Sala del giudizio, la Sala del consiglio e la Cappella di San Martino, in cui si possono ancora osservare le pitture romaniche risalenti al XIII secolo.