O patria mia... Leopardi e l'Italia
Trentino Book Festival
O patria mia...
Leopardi e l'Italia
di e con Corrado Augias
e con Marta dalla Via
Musiche eseguite dal vivo da Stefano Albarello
Luci e regia: Angelo Generali
Per molti anni Giacomo Leopardi è stato solo limmenso poeta che tutti conosciamo. Solo in tempi relativamente più recenti si è cominciata ad apprezzare anche la sua attività saggistica che, secondo autorevoli giudizi, toccherebbe il livello di una vera organica filosofia. Un esempio di questa iniziale sottovalutazione sta nel fatto che il suo Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli Italiani scritto da un Leopardi 26enne nel 1824, sia stato pubblicato solo nel 1905.
Lo stesso Zibaldone di pensieri, opera immane composta tra il 1817 e il 1832, venne pubblicato del resto solo alla fine dell800 da una commissione di studiosi presieduta da Carducci.
I giudizi che il poeta dà sullItalia e sugli italiani sono diversi e variano con il passare degli anni. Ma non cè dubbio che negli anni giovanili e soprattutto in alcune opere si senta forte in lui un vivo amor di patria. Ne sono esempio la due famose composizioni patriottiche AllItalia e Per il monumento di Dante.
Partendo da questi versi ma inserendo anche considerazioni prese dallo Zibaldone e versi estratti da alcuni dei Canti più belli, Corrado Augias ha montato un testo che ci dà un ritratto sorprendente di Giacomo Leopardi, il suo rapporto con lItalia, con la vita, con gli amori. Il senso forte di unimmaginazione che fu per molti anni la sua sola vera realtà.
organizzazione: Centro Culturale Balene di Montagna