Oh, Boy!

Teatro

Le Stagioni dei Teatri 2011/2012
Specchi riflessi

Sabato 10 dicembre per la rassegna SPECCHI RIFLESSI, al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano alle ore 20.45, va in scena Oh boy!, nuova produzione di Fondazione Aida. Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice francese Marie-Aude Murail, lo spettacolo si avvale della regia di Maurizio Nichetti che ha curato anche la riduzione teatrale. Il celebre regista di Ratataplan, Ho fatto splash, Ladri di saponette e Luna e l’altra torna dunque alla regia teatrale cimentandosi con questo pluripremiato testo uscito in Francia nel 2000 e tradotto in italiano nel 2008

In occasione della giornata mondiale dei diritti umani
Fondazione Aida e Maurizio Nichetti
Oh, Boy!
dal romanzo OH, BOY! di Marie-Aude Murail

riduzione teatrale di Maurizio Nichetti
regia: Maurizio Nichetti
con: Filippo Garlanda e Flora Sarrubbo
scene: Gino Copelli
lighting design: Alice Colla
tecnici audio/luci: Alice Colla e Claudio Modugno

Siméon, Morgane e Venise Morlevent rispettivamente di quattordici, otto e cinque anni sono rimasti orfani da poco. Siméon, il maggiore, superdotato intellettualmente, non vuole rassegnarsi all’orfanotrofio dove le istituzioni vorrebbero destinare i piccoli Morlevent. Una veloce ricerca gli fa trovare due possibili tutori nei figli del primo matrimonio del padre. La dottoressa Josiane Morlevent Tanpiè stimata oftalmologa e il suo fratellastro Barthélémy Morvelent spensierato ventiseienne omosessuale. Josiane sarebbe disposta ad adottare solo la piccola Venise per cui prova subito simpatia, ma i tre ragazzini non vogliono essere divisi. Barthélémy, nella sua incoscienza, non sa rifiutare una domenica con i tre piccoli orfani che subito si trovano a loro agio nella sua casa piena di videogiochi e lo adottano come loro tutore preferito.Inizia così l’odissea dei piccoli Morlevent e in particolare di Siméon che si scoprirà presto affetto da leucemia. Barthélémy si ritroverà ad affrontare la malattia del giovane fratellastro con una serietà e un impegno che non avrebbe mai sospettato di possedere.
Una commedia amara che passa attraverso esperienze dure come la morte e la malattia, i pregiudizi sulla diversità e le violenze della vita quotidiana affrontate con un ottimismo infantile, scandito dalle battute sempre precise della piccola Venise.