Olivetti

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2004/2005
ALTRI PERCORSI/TEATRO CIVILE

Laboratorio Teatro Settimo
Olivetti
di Laura Curino e Gabriele Vacis
regia Gabriele Vacis

C’è stato un tempo in cui nel capitalismo italiano vi erano alcuni imprenditori idealisti che sognavano un capitalismo umano. Tra questi possiamo senza dubbio annoverare gli Olivetti. La loro storia è affascinante come un romanzo, quello di due personaggi formidabili: Camillo e Adriano, circondati dalle figure indimenticabili delle loro donne che, in questa storia, hanno giocato un ruolo importante. E non è un caso che a farci il resoconto teatrale di questa famiglia sia l’autrice e attrice Laura Curino, tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo di Torino, che è una delle figure più interessanti del teatro di narrazione italiano e che per la prima volta approda a Bolzano con il suo spettacolo più conosciuto.
Olivetti è stato concepito dal regista Gabriele Vacis proprio mentre per Ivrea, sede della fabbrica, cominciavano i tempi duri. Ivrea è oggi un paradiso perduto. Chiuso il teatro, finiti i tempi gloriosi
in cui si poteva incontrare Lana Turner al caffè, e Doris e Costance Dowling, che fece perdere il cuore e la vita a Cesare Pavese. I problemi dell’occupazione hanno incupito il volto della città che è stata la culla di un sogno urbanistico, industriale, culturale, civile, unico in tutta Europa. Il desiderio, l’aspirazione di far coesistere produzione, cultura e qualità della vita.
La Curino intrecciando episodi divertenti e fatti di cronaca, speranze e realtà, macchine da scrivere e computer ci conduce per mano in questo mondo.
Olivetti con le sue macchine da scrivere era entrato in tutte le nostre case, aveva miracolosamente portato la chiarezza di scrittura in ogni ufficio ed in ogni appartamento italiano. Olivetti era conosciuto da tutti. Era una fabbrica famosa in Italia e nel mondo che si era rivolta ad un architetto altrettanto importante Marco Zanuso, lo stesso del teatro di Bolzano, per realizzare capannoni, zone lavoro e mense luminose, salubri e uniche in tutto il panorama industriale internazionale. Una fabbrica particolare e capace di fornire ricchezza per il paese e per i proprietari che poi, improvvisamente, ha chiuso i battenti. Perché? Che cosa è successo? Qual è la storia di questa famiglia? La Curino ce lo racconterà in maniera assolutamente originale ed unica.
Ci si commuove e ci si diverte ad ascoltare questa grande affabulatrice che mette alla base del suo lavoro la passione, in primo luogo quella per capire le cose guardando oltre la facciata. Lo spettacolo è in scena da molte stagioni ed ha riscosso ovunque grandi consensi.

Informazioni sulla prevendita

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00