Olocausti

Teatro

Giorno della memoria. 27 gennaio 2011

Pandemonium Teatro di Bergamo
Olocausti
coordinamento di Lisa Ferrari
con Lisa Ferrari, Rosa Galantino, Giulia Manzini.
Luci e videoproiezioni di Carlo Villa

Di fronte all’orrore suscitato dalle immagini dei campi di sterminio tedeschi una giovane studentessa interroga stupita la propria insegnante di storia su come ciò sia potuto accadere. Ha inizio un lungo dialogo durante il quale, consultando vari testi, le due protagoniste ricostruiscono le motivazioni storiche, culturali, politico-economiche dell’antisemitismo.
Testo guida è “La soluzione finale” dello storico Enzo Collotti, ma i due sentono la necessità di consultare gli scritti degli stessi nazisti, Hitler, Streicher, Heydrick; dei dissidenti tedeschi come Thomas Mann; nonché i vari diari degli ebrei che sono riusciti a scrivere della loro tragedia mentre la stessa si svolgeva oppure che ne hanno rievocato gli orrori a guerra finita: Mary Berg, Emmanuel Ringelblum, Wladyslaw Szpilman, Anna Frank, Primo Levi, tanto per citare i più famosi.

Ma anche la letteratura può aiutare a capire a fondo le emozioni, gli stati d’animo dei protagonisti della vicenda. Ecco allora gli interventi di Fred Uhlman, Elsa Morante, Aleksandr Solzenicym, letti da Lisa Ferrari.

Allo stesso modo possono calarci nello spirito dell’epoca spezzoni di film, di documentari, fotografie e disegni che vengono proiettati sul grande schermo.

Lo spettacolo è quindi un sapiente miscuglio di dialoghi, letture di brani letterari e spezzoni cinematografici, attraverso cui si delinea un grande affresco che, nell’incalzare delle leggi antisemite, nel dilagare della violenza contro gli ebrei, dalla creazione dei ghetti fino allo sterminio scientificamente programmato, trova una sua logica -seppur delirante- consequenzialità.
Questo però non fu l’unico olocausto della storia, seppur quello più organizzato ed eclatante, per cui alla fine si sente l’esigenza di ricordare anche i popoli nativi americani, gli africani, asiatici ed europei che hanno subito persecuzioni a causa dell’etnia, della religione o delle idee politiche.


organizzazione: Biblioteca comunale di Malè