Oltre la memoria

Manifestazioni ed eventi

La classe seconda del macrosettore Terziario del c.f.p. ENAIP di Borgo Valsugana ha dato vita ad una Associazione Cooperativistica Scolastica “Pandino Coop”, con finalità didattiche e di solidarietà.
Vuol essere questo un tributo alla memoria, ma anche e soprattutto alla speranza, ricordando chi, ha saputo dar senso alla vita laddove lo stesso concetto di vita era fortemente messo in discussione.

Questa rappresentazione teatrale è un modo per farci ricordare ciò che è stato, per aiutarci a non commettere nuovamente quegli errori che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore di molti uomini.
Pensiamo che bisogna sempre mantenere vivo il ricordo, per tutte quelle persone che non hanno potuto riportare la loro testimonianza, ma se ne sono andate...

Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, la tua parola onnipotente dal cielo si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile.
(Libro della Sapienza cap. 18, 14)

Le fiammelle dei ceri naufragate nello splendore del mattino, dicono quel che sia questo venire delle terrene cose, questo dolce tornare degli uomini, per aerei ponti di cielo, all’altra riva, ai prati del sole.
(Antonia Pozzi)

Il Crocifisso! Perché uno si chiede, abbiamo un Dio proprio in quel momento di dolore terribile? Perché in quel momento è uguale a noi, è proprio uno di noi, un uomo. Quel dolore portato, accettato, è l’unica cosa che sconfigge il mistero del dolore e della morte. Il crocifisso è il luogo della totale e radicale solidarietà tra l’uomo e Dio.
(Roberto Benigni)

PERSONAGGI e Interpreti
ANIME Nicole Arnoldo, Maria Dorigato, Michela Agostini, Gabriele Famularo, Chiara Emanuelli, Pegoraro Anna
NARRATORI Shaphet Sunday, Liu Wenjie
BORGOVIEC Andi Dupi
IRENA Esmeralda Culaj
RAGAZZA Nicole Arnoldo

DIETRO LE QUINTE
SCENOGRAFIA Elis Merler, Nicole Arnoldo
TRUCCATRICE Lisa Nicolussi Poiarach
LUCI Giuseppe Tamanini, Gheorghe Crismaru
MUSICA Mauro Martinelli, Matteo Cappello, Lucia Ferronato, Floriana Peroni
FOTOGRAFIA Gianluca Scognamiglio, Mohamed Eddami

LA STORIA...
Provate ad immaginare cosa potesse significare nel buio dell’olocausto essere risparmiati dall’angoscia della paura, dalla depressione che portava al suicidio, dall’odio.
Immaginate cosa potesse significare non essere assillati dalla domanda ”Perché mi stanno facendo questo?” E trovare uno scopo alla sofferenza, un senso al vivere ed al morire.
In quell’inferno, ove ognuno cercava d’aggrapparsi alla vita fino all’ultimo, c’è chi mettendo a repentaglio la propria vita ha salvato migliaia di bambini; c’è chi ha accettato di morire al posto di un’altra persona, nonostante questo significasse spegnersi nel bunker della fame; c’è chi, giovane vita, riflette sul senso dell’esistenza appena poco prima di morire.
Andare oltre la memoria è tener vivo il ricordo di persone come queste che andrebbero di diritto riconosciute come patrimonio dell’umanità. Loro sono ormai nell’eternità in forza di ciò che sono state e l’auspicio è che, il farne memoria, possa, come sosteneva il Foscolo, “…accendere gli animi ad egregie cose!”

Son morto con altri cento
son morto ch'ero un bambino
passato per il camino
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso io sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano non riesco ancora
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può l'uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
e ancora non è contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà.
(Auschwitz, F. Guccini)