Omaggio a Iginio Dapreda

Musica classica

Miriam Dal Don violino
Margherita Guarino soprano
Stefano Fogliardi pianoforte

Iginio Dapreda (1903-1988)
Dolce ricordo per voce e pianoforte (testo di Iginio Dapreda)
La Rondine per voce e pianoforte (testo di Giovanni Prati)
Amor perduto per voce e pianoforte (testo di Iginio Dapreda)
Notturno appassionato per pianoforte
Da 12 Pezzi facili per pianoforte, op. 2
Sul Lago
Note giulive
Voci eteree
Sonata in La per violino e pianoforte, op. 3
Allegro
Adagio
Rondò (Allegro vivo)

Nel ventesimo anniversario dalla morte del compositore trentino Iginio Dapreda il Conservatorio "Bonporti" di Trento e il Comune di Condino promuovono un concerto commemorativo che omaggia la figura dell'artista trentino nato a Condino il 23 febbraio 1903 e morto nel paese natale il 13 agosto 1988.
Il concerto ha luogo Mercoledì 13 agosto alle ore 21.00 presso la Sala Consiliare del Municipio di Condino.
La locandina è interamente dedicata alle musiche di Iginio Dapreda e presenta un percorso antologico della produzione dell'autore: dalle opere giovanili manoscritte (alcune Liriche per voce e pianoforte scritte negli Anni Venti), alle opere pubblicate con prestigio dall'Editore Ricordi (Pezzi per pianoforte op. 2) negli Anni Trenta, agli esiti maturi della Sonata per violino e pianoforte op. 3 pubblicata da Carrara nel 1983.
Le musiche di Iginio Dapreda vengono presentate dai docenti del Conservatorio "Bonporti" che hanno dato vita ad un ampio progetto di ricerca sulla figura del compositore condinese: Margherita Guarino (soprano), Myriam Dal Don (violino), Stefano Fogliardi (pianoforte).
Con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione, si porgono cordiali saluti.

La locandina monografica dedicata a Iginio Dapreda si inserisce in un progetto di ricerca promosso dal Conservatorio "Bonporti" in collaborazione con il Comune di Condino per valorizzare la figura del compositore trentino nel ventesimo anniversario dalla morte. Si tratta di un progetto che intende dare risalto al valore della sua musica e coniugare l’approfondimento musicale specialistico con occasioni per ampliare la conoscenza di questo autore non solo nella nostra regione. Fra le iniziative correlate è in programma anche l'esecuzione delle sue musiche nei luoghi che hanno segnato la sua crescita e il suo sviluppo artistico, in primo luogo, naturalmente a Condino, il suo amato paese, dove si ritirò già all’età di cinquantatré anni per trascorrervi tutto il lungo arco della sua maturità.
Nato a Condino (Trento) nel 1903 e avviato alla musica dal padre Simone, maestro di banda e organista del paese, Iginio Dapreda studiò pianoforte a Rovereto con Roberto Rossi e poi con Cercignani a Parma, dove nel 1928 conseguì il diploma di pianoforte. Tra il 1928 e il 1929 divenne immediatamente docente al Liceo Musicale di Trento, mentre tra il 1930 e il 1932 si trasferì a Parigi. Gli anni successivi testimoniano la sua presenza come insegnante anche a Riva del Garda e sono quelli in cui Dapreda completò la propria formazione diplomandosi in organo nel 1933, in composizione nel 1937 e perfezionandosi all'Accademia Chigiana di Siena alla scuola di Fernando Germani. Parallelamente ad una seria attività concertistica, la carriera didattica di Iginio Dapreda proseguì dal 1941 al 1956 con la cattedra di pianoforte al Conservatorio di Bolzano.

Assai interessante è osservare il lascito compositivo di questo autore che finora non ha sicuramente avuto il dovuto riconoscimento, non solo come instancabile, generoso didatta ed esecutore, ma anche come figura musicale di spicco, in ambito compositivo, nella realtà trentina, lungo l’intero arco novecentesco.
La locandina offre un percorso antologico in grado di rappresentare i tratti salienti di una maturazione artistica contrassegnata da valori di originalità e spessore sia artigianale che creativo. Le liriche per voce e pianoforte sono manoscritte e costituiscono prove compositive giovanili trattate con la libertà espressiva di matrice "durchkomponiert" con frequenti cesure, con cambi enarmonici e cambi di armatura in chiave: da una parte l’intenzione descrittiva rimanda a certo verismo musicale; dall’altra la linfa sentimentale dell’ispirazione ricorda sia l'immediatezza di Tosti, sia la magia di certe melodie di Puccini o di Zandonai.
“Notturno appassionato” per pianoforte edito con bellissima copertina liberty dall’Editrice Scaglia di Firenze nel 1929, pur incastonato nella forma di canzone tripartita, non rinuncia a un carattere rapsodico e di ispirazione sentimentale romantica. La duplice direzione semantica, che per un verso - forse prevalente - tende ad elegiache atmosfere notturne e per altro verso rimanda all’elemento “patetico”, perpetua il mito contrastante dell’apollineo e del dionisiaco, mentre la scrittura con le melodie ottavate e il frequente uso di tremoli fa pensare talora a una concezione orchestrale.
I 12 Pezzi facili per pianoforte op. 2 pubblicati da Ricordi nel 1936 sono autentici piccoli gioielli. Rigorosi e originali, sono quadretti di genere descrittivo perfettamente costruiti, capaci di coniugare la padronanza dei moderni linguaggi neo-modali, pentafonici, cromatici ed esatonali con la felice inventiva della vena melodica e la timbrica di una cifra nostalgica, sostenuta da un’intuizione armonica cangiante, sul filo di un’emotività viva a fior di pelle.
La Sonata in La op. 3 per violino e pianoforte, edita da Carrara nel 1983, rappresenta il punto di arrivo nell'evoluzione compositiva di Dapreda. L'elemento cromatico e l'adesione a modelli esatonali divengono in questo caso i motori sui quali domina un grande controllo della forma e un severo artigianato contrappuntistico, mentre con genuino calore a tratti traspare l'abbandono emotivo alle forze di un innato istinto melodico.


organizzazione: Conservatorio di Musica "F.A. Bonporti" Trento