Ora veglia, il silenzio e la neve

Teatro

Martedì 19 ottobre (ore 21.00) al Teatro Don Bosco di Pergine appuntamento con "Ora Veglia, il silenzio e la neve", rappresentazione teatrale sulla resistenza del regista Nicola Benussi, interpretata da Chiara Benedetti, Monica Garavello, Andreapietro Anselmi, Giuseppe Nitti, Denis Fontanari, Christian Renzicchi.
Lo spettacolo si ispira alla storia delle due partigiane trentine Ora (Ancilla Marighetto) e Veglia (Clorinda Menguzzato), medaglie d’oro al valor militare per la resistenza, uccise giovanissime tra il 1945 e 1946 a distanza di pochi mesi l'una dall'altra.
Nel corso della serata sarà presentato l'omonimo volume (prezzo di copertina euro 20,00) che riporta un interessante approfondimento storico sulla resistenza in Italia e in Trentino con la particolare vicenda del Battaglione Gherlenda e delle partigiane Ora e Veglia, un ricco apparato fotografico ed il testo del copione teatrale.

ariaTeatro di Pergine-Venezia
in coproduzione con teatroBlu di Bolzano
Ora veglia, il silenzio e la neve
Drammaturgia: Susanna Gabos,
regia: Nicola Benussi,
con: Chiara Benedetti, Monica Garavello, Andreapietro Anselmi, Denis Fontanari, Giuseppe Nitti, Christian Renzicchi.

“Ora Veglia, il Silenzio e la Neve“, è uno spettacolo sul periodo della Resistenza in Trentino e in Veneto. Racconta alcune storie di donne, di partigianeria e di guerra privilegiando l'esperienza di due partigiane, medaglie d'oro al valor militare, uccise a distanza di pochi mesi l'una dall'altra: Clorinda Menguzzato e Ancilla Marighetto, nomi di battaglia Veglia e Ora. Giovanissime, hanno seguito un ideale fino a morirne. La storia non è fatta solo di questi esempi estremi, ma anche di donne che nel loro piccolo hanno contribuito a tenere le fila di ciò che stava succedendo, ognuna pagando l'altissimo prezzo che esigeva la guerra in corso. Molte di queste donne sono state incarcerate e internate nel lager di Bolzano, sebbene la loro colpa potesse essere semplicemente quella di aver sfamato e dato rifugio a qualche partigiano, magari spinte da compassione materna. Molte erano le donne che soffrivano la guerra e le sue privazioni, sostenute dalla fede cercavano un senso all'orrore al di fuori delle logiche umane. Esse passavano il tempo pregando e confidando, sopportando ed espiando. Che fossero nascoste sui monti o partecipassero dalle loro case o fossero immerse in una fede orante e fatalista queste donne che non erano al fronte hanno costituito la spina dorsale della società, la sua possibilità di sopravvivere

Il progetto è stato realizzato grazie alla Provincia Autonoma di Trento - Ufficio per le Pari Opportunità e alla collaborazione dei Comuni di Pergine Valsugana, Trento, Borgo Valsugana e Bolzano, dell’ANPI, dell’associazione Terra del Fuoco e della Fondazione Museo Storico di Trento.


organizzazione: Comune di Pergine Valsugana