Oscar
Tommaso De Agostini, passeggiando, una sera, per la stazione, incontra «Oscar».. Nulla di strano, se Oscar non fosse uno strano folletto a forma di grande coniglio bianco, con degli strani poteri e invisibile ad altre persone. Il disagio che si viene a creare da questa situazione è facilmente intuibile e insostenibile, specie per la sorella Vittoria che, arrivata al limite della sopportazione, decide di far internare Tommaso in un manicomio. Ma anche in un manicomio non è facile spiegare una simile situazione, si può essere fraintesi.. Ed è appunto quello che succede.. creando delle situazioni tragicomiche molto divertenti.. Sarà alla fine la semplicità di un umile taxista a far riaprire gli occhi a tutti e a rasserenare gli animi.
La vicenda ha il pregio di far luce su qualità umane ormai perdute. La figura di Tommaso è fuori dal "suo" tempo.. figuriamoci oggi! Il suo candore e ingenuità sono disarmanti, al punto da trasformare la prevedibile vulnerabilità in forza di determinazione, perché lui può vedere anche ciò che altri non vedono. Il concetto di "normalità" oggi è davvero relativo e forse Tommaso ci insegna a star bene perlomeno con noi stessi, per non perdere mai di vista il nostro coniglio bianco!
Luci: Luciano Gianordoli
Suoni: Claudio Condini
Costumi: Mirella Prada
scene: Piergiorgio Lunelli
Aiuto: Mauro Dallapè e Bruno Viani
Direttore di scena: Marco Cestari
AUTORE: da Harvey di Mary Chase
Trad. Piergiorgio Lunelli - INTERPRETI PRINCIPALI: Piergiorgio Lunelli, Mirella Prada, Claudia Dorigoni, Giuliana pontalti, Anna Pedrotti, Tiziana Filippi, Marcello Margese, Vito Brasiliana, Gianfranco Fortarel, Aurelia Cunial, Ivo Larentis, Aldo Dal Bosco - REGISTA: Piergiorgio Lunelli - COMPAGNIA: Filogamar di Cognola
organizzazione: Filodrammatica Toblino di Sarche - Patrocinio del Comune di Calavino