Otello

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2011/2012
La Grande Prosa

Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
in collaborazione con 63º Festival Shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese
Otello
di William Shakespeare
traduzione, adattamento e regia Nanni Garella
scene Antonio Fiorentino
costumi Claudia Pernigotti
luci Gigi Saccomandi
con Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni, Lucia Lavia

Amore, tradimento, gelosia, morte: l’eterno dramma di Shakespeare

Un avamposto militare in un territorio di occupazione, la Repubblica veneta contro i Turchi, Occidente contro Oriente: una storia già vista, che ritorna e costruisce nella mente un immaginario di guerre, purtroppo, vicine e devastanti. E’ il 1603 quando Shakespeare scrive questa tragedia in cinque atti: Otello è un generale musulmano, al servizio della repubblica veneta, al quale è stato affidato il compito di comandare l’esercito veneziano contro i turchi nell’isola di Cipro. Iago, suo infido cavaliere, trama contro di lui: fa destituire il valoroso luogotenente Cassio e convince il Moro dell’infedeltà di Desdemona, sua moglie, colpevole di averlo tradito con Cassio.
Amore, tradimento, morte: la strategia persuasiva del perfido Iago scatena nel generale una furia cieca, che lo porta a uccidere Desdemona nel letto nuziale, travolto dalla gelosia. Ma nell’Otello di Shakespeare alla fine, perdono tutti, i nobili e i malvagi: Desdemona, Emilia, Roderigo assassinati, Otello suicida, Iago travolto dai suoi stessi inganni e dalle sue trame scellerate. Tutti fanno scelte sbagliate.
Shakespeare è l’unico autore, dopo i greci, che riesce a darci tragedie vere; e Otello, nella storia teatrale, è una delle poche vicende pienamente conosciute dal pubblico. Ancora oggi gli spettatori sono abituati a sentire i nomi di Iago, Desdemona, Otello, a legare ad essi un racconto di gelosia e di sangue e a restare avvinti dalle passioni che muovono i destini di quei personaggi. Conoscendo l’esito tragico della storia, oggi come allora, il pubblico continua a interrogarsi sulla fragilità della natura umana.
Diretta da Nanni Garella, la nuova versione di questa tragedia proposta dal Teatro Stabile di Bologna, vede Massimo Dapporto confrontarsi per la prima volta con il ruolo di Otello. Dapporto, che torna a calcare il palco del Comunale di Bolzano dopo otto anni di assenza, sarà affiancato da Maurizio Donadoni nei panni di Iago. Attore e autore stimato e amato da pubblico e critica, Donadoni, già protagonista del Gabbiano di Cechov diretto da Marco Bernardi e prodotto dallo Stabile bolzanino, darà voce e corpo alla seducente perfidia che muove il malevolo Iago. Figlia di Gabriele, Lucia Lavia, giovane e promettente attrice, interpreterà la bella Desdemona. Tre attori di razza, ad incarnare le passioni forti di cui vive il dramma shakespeariano.