Othello
Stagione Teatrale di Aldeno 2004/2005
Teatrincorso
Othello
di William Shakespeare, regia di Elena Marino.
con Giuseppe Bertagna, Tiziano Chiogna, Fabrizio Ciaghi, Marianna Demattè, Sabrina Flessati, Silvia Franceschini, Margherita Giuliani, Esther Grigoli, Giorgia Oss, Steve Penner, Antonella Raimondo, Stefania Tarter, Alexander Toniazzo, Christian Trefzger
Regia: Elena Marino
Assistente alla regia: Silvia Furlan
Costumi: Osveldy
Scene e oggetti di scena: Sonia Franzolin e Gabriella Gasperini
Luci: Paolo Dorigatti
Shakespeare riversa trama, ambienti e personaggi della novella di Gian Battista Giraldi Cinthio in un intreccio di straordinaria tensione e dalla scrittura potente. Othello non è soltanto la tragedia della gelosia. È anche (forse soprattutto) la tragedia della fame avida e tormentosa di amore assoluto e riconoscimento che ciascuno cerca nell'altro. È la tragedia dell'alienazione del linguaggio, della catastrofe ermeneutica, dell'inconciliabilità tra mondi diversi. Nell'Othello tutto accampa ombre non calcolate dai protagonisti: l'inconciliabile frattura tra desiderio e affetto, la mancata conoscenza di se stessi e degli altri, genera le tensioni, le costrizioni a provare questo o quel sentimento, che ingigantiscono fino a creare una trappola meccanica, una catena che stritola tutto e tutti.
Il testo originale di Shakespeare è stato rigorosamente rispettato, anche se radicalmente sfrondato e ridotto all'essenziale. Le parole hanno generato immagini, visioni parallele che amplificano come caverne gli echi che le parole stesse rimandano: alla nostra coscienza contemporanea la tragedia di Shakespeare regala una modernità che travalica qualsiasi modernizzazione posticcia della vicenda, e si annida invece nei nodi essenziali del testo e dei meccanismi emotivi dal testo generati.
Abbiamo fatto affidamento sulle parole per creare azioni. Parole pronte a far deviare continuamente il senso apparente del discorso, a far esplodere sulla scena quelle metafore e metonimie che rendono il teatro di Shakespeare così verbale e immaginifico, ma insieme estremamente concreto, rigorosamente materiale e ritmico, ricco di mmagini-chiave che colpiscono con potente semplicità.
Abbiamo smembrato ogni personaggio per farne una folla di sfumature, voci e presenze d'attori che si alternano alla ricostruzione di poliedrici caratteri, abitati dallo sciamare dell'anima, di storie, volti, sguardi contemporanei. L'obiettivo non è mai una verosimiglianza psicologica e naturalistica, quanto la cristallizzazione di situazioni espressive che parlino in primo luogo allo spettatore.
Aura archetipica e umanissima contemporanea fragilità: Othello, Iago, Desdemona, Emilia, Roderigo, Cassio, Bianca, Brabanzio... Donne e uomini si scambiano i ruoli, alla ricerca dell'altro, delle sue motivazioni, dei suoi punti di vista, delle sue fragilità e violenze.
Più che dramma della gelosia, abbiamo interpretato Othello quale dramma del disperato bisogno di ognuno di nutrirsi dell'altro. È il dramma della reciproca incomprensione. I personaggi frantumati in molteplici interpreti, come specchi infranti, rimandano a noi tutti l'immagine del nostro complesso desiderio di essere amati fino in fondo.
Biglietti in vendita presso:
Sportelli delle Casse Rurali Trentine fino alle ore 15.30 del giorno dello spettacolo o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica
Biglietteria teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 20.00 alle ore 20.45
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Aldeno - Associazione Teatro e Spettacolo