Paesaggi di guerra

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Paesaggi di guerra
L'immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale

La mostra illustra lo scenario di distruzione totale che si presentò agli occhi dei profughi e dei soldati che rientrarono in Valle di Sole nel 1919, il primo anno di pace dopo la Grande Guerra. Anche se gli scontri sul fronte Adamello-Tonale non influenzarono in modo decisivo il conflitto a causa delle difficili condizioni climatiche alle alte quote e sui ghiacciai, gli effetti di quella guerra furono pesanti, sugli edifici, sul paesaggio e sulle persone.
Il 22 agosto 1915 la popolazione di Vermiglio (più di duemila persone, vecchi, bambini e ammalati compresi) dovette abbandonare il paese, più volte bombardato, e trasferirsi a Mitterndorf, in Austria.
La paura di dover sfollare assillò gli abitanti di Pejo e di Dimaro che, il 15 settembre dello stesso anno, veniva quasi totalmente distrutto da un incendio. Furono colpiti dalle bombe in modo meno massiccio i paesi di Cusiano e di Pejo.
Una volta conclusa, la lunga guerra lasciò i suoi segni in tutto il territorio: camminamenti, trincee, piazzole, ridotte, baraccamenti, ospedali da campo, depositi, caverne, sentieri di accesso alle vette, teleferiche, una decauville fra Malé e Fucine di Ossana, cimiteri di guerra.
I profughi poterono tornare non già negli ultimi mesi del 1917, ma solamente alla fine del 1918, dopo che il 2 novembre le avanguardie italiane ebbero oltrepassato il Tonale e occupato la valle, poterono rientrare nel proprio paese, che trovarono devastato da incendi e depredato dei suoi beni.
Le foto esposte, alcune delle quali inedite, sono provenienti da archivi istituzionali e da collezionisti privati. Rappresentano case distrutte, strade ingombre di macerie, baracche, uomini, donne e bambini tra le rovine.
La mostra è accompagnata da un catalogo che propone un’ampia selezione delle foto esposte nelle 12 diverse mostre di cui è composto il progetto “Paesaggi di guerra” ed è corredata da saggi di Andrea Di Michele, Mauro Grazioli e Fabrizio Rasera che inquadrano storicamente il periodo e le vicende. Tra le fonti citate e pubblicate figurano anche le inchieste giornalistiche di Ottone Brentari e Oreste Ferrari sui problemi del dopoguerra in Trentino.

Sul sito www.trentinograndeguerra.it è possibile guardare il video “Ritorni” di Micol Cossali. Attraverso un percorso di testimonianze e fotografie, il filmato aiuta a interpretare lo stato d’animo di profughi e soldati che, tornando alle proprie case, scoprivano dolorosamente quanto la guerra avesse trasformato profondamente il mondo che avevano lasciato al tempo della loro partenza.

Gruppo di lavoro Udalrico Fantelli, Mauro Grazioli, Anna Pisetti, Giancarlo Sciascia, Marcello Serra, Camillo Zadra Con la collaborazione di Centro Studi per la Val di Sole, Associazione Storia e Memoria di Vermiglio, Museo “Pejo 1915-1918 La guerra sulla porta”

Le immagini esposte e pubblicate sono state messe a disposizione da Archivio Museo Storico Italiano della Guerra (Rovereto), Archivio Centro Studi per la Val di Sole, Archivio Achille Serra (Vermiglio)


organizzazione: Rete Trentino Grande Guerra