Paesaggi di guerra

Mostra

Confini di guerra, confini di pace

Nell'ambito della manifestazione Palazzi aperti. I municipi del Trentino per i Beni Culturali >> si apre martedì 17 maggio a Lavarone, presso la Biblioteca Comunale di Gionghi, la mostra “Paesaggi di guerra. L’immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale. Altopiani di Folgaria, Lavarone, Luserna”.
La mostra espone fotografie che guidano il nostro sguardo sui segni indelebili lasciati dalla guerra e ancora oggi rintracciabili nel paesaggio degli Altipiani. Le imponenti fortificazioni austriache, costruite a partire dai primi anni del Novecento, e tutte le relative opere accessorie, modificarono in modo significativo i luoghi in cui furono erette.
La necessità di trasferire in questi territori uomini, mezzi e materiali portò all’adeguamento delle vie di comunicazioni esistenti e all’approntamento di nuove arterie stradali. Le numerose teleferiche predisposte sugli Altipiani facilitavano gli spostamenti tra le basi logistiche in Valsugana e Valle dell’Adige e i presidi militari in quota mediante diversi punti di appoggio.
Nelle aree antistanti i forti, per allargare il loro campo di tiro e permettere l’istallazione dei reticolati, estesi tratti boschivi furono abbattuti e ampie aree prative sottratte al pascolo.
Sui rilievi furono messi in opera chilometri e chilometri di trinceramenti, intercalati da ridotte fortificate, ricoveri in roccia e distese di reticolati. Le trincee solcano ancora oggi questi territori come lunghe e profonde cicatrici.
Il grosso delle truppe trovò ricovero nelle abitazioni civili, ma baraccamenti di legno furono realizzati ovunque in prossimità delle prime linee, costituendo spesso veri e propri villaggi, come quello che sorse in Val Orsara, in località Steinbruch, o quello di Monterovere, che ospitava uno dei più importanti punti di smistamento di truppe e vettovagliamenti del settore austriaco degli Altipiani.
A poca distanza dagli ospedali e a ridosso dei forti inevitabili furono i cimiteri militari, in parte smantellati dopo la guerra o ancora oggi luoghi della memoria e del ricordo, come quello di Slaghenaufi nei pressi di Lavarone.
Nel corso della primavera del 1915, nell’imminenza dello scoppio delle ostilità, tutti coloro che risultavano “abili al lavoro” vennero chiamati a scavare le trincee che arrivavano praticamente ad attraversare i paesi o a contribuire all’ultimazione dei forti. A Luserna, l’ordine di evacuare la popolazione civile fu dato solo il 24 maggio e i primi tiri dei forti nemici provocarono alcune vittime tra donne e bambini.
I profughi scappati dagli Altipiani furono indirizzati verso Salisburgo e da lì in Baviera o nella Boemia del nord. Alla fine del conflitto in molti rientrarono nei loro paesi di origine e si dedicarono alla ricostruzione degli anni successivi.

Catalogo e video
La mostra è accompagnata dal catalogo Paesaggi di guerra. L'immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale, a cura di Mauro Grazioli, Anna Pisetti, Fabrizio Rasera, Camillo Zadra. Il volume propone un’ampia selezione delle fotografie esposte nelle 12 diverse mostre di cui è composto il progetto “Paesaggi di guerra”.
Sul sito www.trentinograndeguerra.it è possibile guardare “Ritorni” di Micol Cossali, video realizzato in occasione della mostra. Il filmato aiuta ad interpretare, attraverso un percorso di fotografie e di testimonianze, lo stato d’animo di profughi e di soldati che, tornando alle proprie case, scoprivano dolorosamente quanto la guerra avesse trasformato profondamente il mondo che avevano lasciato al tempo della loro partenza.

Gruppo di lavoro
Lorenzo Baratter, MariaElena Cavicchioli, Mauro Grazioli, Anna Pisetti, Fabrizio Rasera, Giancarlo Sciascia, Camillo Zadra

Con la collaborazione di
Centro Documentazione Luserna - Dokumentationszentrum Lusérn
Comune di Luserna
Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri
Biblioteca comunale "S. Freud", Lavarone

Le immagini esposte e pubblicate sono state messe a disposizione da
Archivio Clam Gallas Winkelbauer, Biblioteca Comunale, Folgaria
Archivio dell'Istituto di Storia e Cultura dell'Arma del Genio, Roma
Archivio Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto
Centro Documentazione Luserna - Dokumentationszentrum Lusérn
Istituto cimbro - Kulturinstitut Lusérn

Informazioni
Rete Trentino Grande Guerra
www.trentinograndeguerra.it
tel 0464 438100

La mostra fa parte di un progetto dalla Rete Trentino Grande Guerra dedicato all’immagine del Trentino alla fine della Prima guerra mondiale. Tra l’estate 2010 e l’inverno 2011 sono state proposte 22 mostre diverse, dedicate ai 12 ambiti nei quali è stato suddiviso il territorio del Trentino, posto lungo quella che un tempo era la linea del fronte (Valle di Sole, Valle del Chiese, Valle di Ledro, Alto Garda, Mori, Vallagarina, Comuni del Pasubio, Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, Alta Valsugana, Valsugana Orientale e il Tesino, Vanoi e Primiero, Valle di Fiemme).
Nel corso della primavera e dell’estate sono previste alcuni riallestimenti: Nago, Bezzecca, Dimaro, Lavarone, Lardaro. L’ultimo allestimento, che proporrà una sintesi complessiva delle dodici mostre, avrà luogo a Trento presso le Gallerie di Piedicastello a partire dal 9 settembre 2011.
Il progetto “Paesaggi di guerra” è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, Provincia autonoma di Trento, Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Fondazione Museo storico del Trentino, Il Sommolago.


organizzazione: Biblioteca comunale "S. Freud" - Rete Trentino Grande Guerra