Paolo Conte

Musica

Pergine Spettacolo Aperto 2007

Il Centro Santa Chiara per Pergine Spettacolo Aperto
La Stagione di Musica d'Autore si trasferisce a Pergine

Band Paolo Conte
Tour 2007
Paolo Conte voce e pianoforte
Daniele di Gregorio pianoforte - batteria - marimba
Jino Touche contrabbasso - chitarra
Daniele dall'Omo chitarra
Massimo Pitzianti pianoforte-tastiera - fisarmonica –bandoneon -clarinetto sax baritono
Claudio Chiara basso–tastiera–fisarmonica-sax alto-sax tenore–sax baritono - flauto
Luca Velotti sax soprano–sax tenore-sax contralto-sax baritono-clarinetto
Lucio Caliendo oboe – fagotto - percussioni

Paolo Conte nasce ad Asti. Già da ragazzo comincia a coltivare quelle che ancora oggi rimangono le sue passioni: il jazz americano e le arti figurative. Si dedica come amatore al jazz, suonando il vibrafono in complessi della sua città o in tournée (Festival nazionale del jazz a Saint Vincent), nonché come esperto (3° posto per l’Italia al Quiz internazionale di Oslo). Inizia, prima insieme al fratello Giorgio e poi da solo, a scrivere canzoni sulla scia di suggestioni assorbite dalla vita, dal cinema e dalla letteratura.
Arriva la metà degli anni 60, ed ecco irrompere nelle classifiche canzoni “diverse” ed originali firmate Paolo Conte: “La coppia più bella del mondo” e “Azzurro” (Adriano Celentano), “Insieme a te non ci sto più” (Caterina Caselli), “Tripoli ‘69” (Patty Pravo), “Messico e nuvole” (Enzo Jannacci), “Genova per noi” e “Onda su onda” (Bruno Lauzi) e molte altre.
Ma nel '74 esce un album, intitolato PAOLO CONTE, in cui una voce casuale e come distratta tratteggia piccole storie private o quasi; e già l’anno dopo ecco un altro album con lo stesso titolo e nella stessa vena. Sono il debutto da protagonista del compositore astigiano.
È nel '79, però, che con UN GELATO AL LIMON il pubblico inizia a scoprirlo, ad affollare i suoi concerti. Due anni dopo, nel 1981, l’album successivo, PARIS MILONGA, viene presentato, onore inedito, nel corso di un’apposita giornata “contiana” organizzata dal Club Tenco a Sanremo.
1982: esce APPUNTI DI VIAGGIO che rappresenterà un grande serbatoio per il repertorio concertistico. Ormai il cantautore di Asti è un protagonista, ma già medita un periodo di ripensamento.
Ne riemerge nell'84, con il suo primo album per la storica etichetta CGD (marchio ormai scomparso all’interno del gruppo warner music), che si intitola di nuovo semplicemente PAOLO CONTE: grande interesse dei media, recensioni entusiastiche.
E conquista la Francia, suonando al Theatre de la Ville di Parigi nel corso di una tournée che, aperta all’estero, si conclude in Italia tra i “tutto esaurito” e viene documentata da un doppio album, CONCERTI, registrato dal vivo.
Il 1987 porta finalmente un album di nuove canzoni: AGUAPLANO. È un doppio album i cui ventun brani fanno scoprire nuove sfaccettature della creatività contiana. Inizia una serie di lunghe tournée all’estero: due tournée in Canada, cinque in Francia (per tre settimane all’Olympia di Parigi), due tour in Olanda ( dove ottiene il disco d’oro e il disco di platino), due tournée in Germania, oltre a Belgio, Austria, Grecia, Spagna, nonché due spettacoli al mitico Blue Note di New York, tempio storico del jazz; partecipa a moltissimi Festival jazz: Montreux, Montreal, Juan les Pins, Nancy, e numerosi altri.
Al rientro dalla tournée di “Aguaplano” l’avvocato di Asti decide di regalarsi un po’ di riposo; a riempire la pausa produttiva esce nel 1988 una nuova registrazione dal vivo, PAOLO CONTE LIVE, registrato allo “Spectrum” di montreal e un video registrato al Theatre carre’ di Amsterdam.

Informazioni sulla prevendita

dal 4/6
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Altri due anni di pausa e il novembre del 1990 ci porta un Paolo Conte nuovo, e non solo nel senso che il nuovo album, PAROLE D’AMORE SCRITTE A MACCHINA, è interamente composto di titoli inediti, ma proprio nel senso che ci rivela inattesi squarci musicali ed episodi decisamente atipici rispetto al corpus del repertorio dell’autore. Un album, dunque, importante e significativo, che nel catalogo dell’artista occupa un posto assolutamente singolare.
Il 30 settembre 1991 Paolo Conte vince il Premio Librex-Guggenheim 1991 “eugenio montale per la poesia” - sezione “versi per musica”.
Il disco successivo, NOVECENTO, pubblicato nell’ottobre 1992, è un felice ritorno nel guscio del Conte più classico, una sistemazione geniale e gioiosa dei frammenti che da sempre compongono la sua musica alla luce di una nuova maturità. Non ci sono più i cori e le curiosità elettroniche che avevano caratterizzato le “Parole d’amore”, ma una splendida orchestra trapuntata di ricordi jazz e musical a cui l’artista fornisce la sua abituale materia sonora: ritmi eleganti, sinuosi e anche ubriachi, spinti fino al jazz hot e al tango da postribolo, dolcissime memorie tra verità e sogno, una poesia lussureggiante di colori, immagini, fantasie.
Dopo il doppio album “Concerti” del 1985 e il successivo “Paolo Conte Live” del 1988, nonché i due videotapes “Nel cuore di Amsterdam” del 1989 e “Live in Montreux” del 1991, esce l’album intitolato TOURNÉE, che documenta spettacoli registrati dal vivo nel 1991, 1992 e 1993.
Il nuovo album di inediti arriva nell’autunno 1995. Paolo Conte lo ha studiato, preparato, coltivato con amore e cure infinite, lavorando con un team di base composto dal contrabbassista Jino Touche, dal batterista Daniele Di Gregorio e dal fisarmonicista e polistrumentista Massimo Pitzianti, con altri interventi dei suoi musicisti. Il disco si intitola UNA FACCIA IN PRESTITO ed è con ogni probabilità il suo album più maturo da sempre. Dentro ci sono gli elementi tipici della “canzone alla Paolo Conte” che pure non smettono mai di stupire: la “grazia plebea” della musica, il gusto del pastiche vero e falso, fra epoche e stili diversi, il piacere di testi sonori, fantasiosi con una lingua che ribolle di capricci e invenzioni (il pidgin di “Sijmadicandhapajiee”, lo spagnolo virtuale di “Danson metropoli” e “Vita da sosia” ).
Nel 96 esce in europa l’album The Best Of Paolo Conte I venti brani che compongono l’album rappresentano la prima vera antologia della carriera di Conte: canzoni che trovano tutte posto nella storia della canzone italiana: da “Azzurro”, “Bartali” e “Genova per noi” a “Boogie” e “Via con me”, tutte eseguite nel famoso stile contiano. Oltre ai pezzi più conosciuti, sono presenti i brani preferiti dell’autore: da “Colleghi trascurati”, a “Max” e “Gong Oh”. nel 1998 il best viene poi pubblicato per la prima volta negli stati uniti su etichetta americana Nonesuch e all’uscita segue un tour di successo (New York, Boston, Los Angeles, San Francisco).
Nel 98 esce un nuovo doppio album live, TOURNÉE 2, una sorta di seguito di “Tournée”, in risposta alle richieste continue ed entusiastiche del pubblico. Nessuna delle canzoni presenti in questo album doppio era mai stata pubblicata prima di allora in versione live, e una parte di queste appare qui per la prima volta incisa su un disco: la strumentale “Swing”; “Legendary” e “Irresistible” (interpretata da Ginger Brew); “Nottegiorno” e “Roba di Amilcare”, omaggio all’amico e patron del Club Tenco di Sanremo Amilcare Rambaldi poco prima scomparso....

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organizzazione: Centro Servizi Culturali Santa Chiara - Pergine Spettacolo Aperto