Partire è un po' capire

Convegno

Incontro con Duccio Canestrini, antropologo e scrittore, esperto e consulente nel campo dell’antropologia culturale e del turismo responsabile, autore del libro "Non sparate sul turista".

“Non sparate sul turista”. E chi ci pensa, in questi giorni di conteggio di arrivi e presenze nelle località turistiche e di statistiche apparentemente in calo! “Non sparate sul turista” non è un monito in tempo di crisi delle vacanze, è il titolo provocatorio dell’ultimo libro, edito quest’anno da Bollati & Boringhieri, di Duccio Canestrini, un’indagine antropologica sui viaggi e sulla sicurezza al giorno d’oggi. Dopo l’11 settembre gli aeroporti sono blindati. Eppure è ancora possibile un vero “turismo dell’incontro”, a patto di cambiare mentalità: non più colonialisti ma viaggiatori consapevoli. Di questo si parlerà con Duccio Canestrini a Tesero il prossimo 24 agosto in un incontro organizzato dalla Biblioteca Comunale e dal titolo “Partire è un po’ capire”. Nella storia dell'umanità non si è mai viaggiato tanto come negli ultimi decenni: per disponibilità di mezzi, per curiosità culturale o per il semplice piacere di farlo. Ma anche per una sorta di "dovere di vacanza”. La nostra mobilità sul pianeta è così divenuta il fatto antropologico più rilevante della contemporaneità. In questo quadro, diversi esodi e flussi umani s'incrociano, a volte sfiorandosi, spesso non riconosciuti come facce opposte della stessa medaglia. Molti e diversi sono ormai i tipi di turismo. Turisti sono, comunque, tutte le persone con relativa disponibilità di denaro, che si allontanano temporaneamente da casa, per poi tornare e riprendere la vita consueta. E l'antropologia del turismo analizza questa mobilità: un fenomeno che può essere studiato come ritualità di passaggio, ma anche per l'interesse della relazione che si viene inevitabilmente a creare tra la cultura visitante e la cultura ospitante. Duccio Canestrini, laureato in antropologia culturale e docente di Antropologia del turismo a Trento, è autore di alcuni successi editoriali di saggistica narrata come “Homo Turisticus”, “Andare a quel paese” e “Turpi Tropici”. Sarà a Tesero il 24 agosto alle 21.00 presso la Sala Bavarese del Teatro per affrontare con residenti e turisti un viaggio ricco di scoperte e sorprese nel mondo del turismo. L’ingresso è libero per tutti.

DUCCIO CANESTRINI si è laureato in antropologia culturale a Siena nel 1982. Ha svolto attività di ricerca e divulgazione antropologica viaggiando in tutti i continenti da inviato della rivista geografica "Airone" nonchè al seguito di missioni umanitarie dell'Onu, in Kurdistan e in Afghanistan. Dal 1992 al 1994 ha insegnato Antropologia del turismo presso l'Università di Trento. E’ autore di testi radio e ha realizzato cinque documentari (in Africa e in Sudamerica) trasmessi da Raitre. Esperto di immaginario turistico, saggista e consulente nel campo dell'antropologia culturale e del turismo sostenibile, ha tenuto seminari in vari corsi Master. Attualmente è responsabile dell'area disciplinare Antropologia del turismo del Master of Tourism Management a Trento e docente di Cinema, fotografia e televisione del Corso di laurea in Scienze del turismo del Campus di Lucca.

Pubblicazioni principali:
Turistario, Baldini&Castoldi, 1993
Homo Turisticus, Glénat 1993
Una penna tra i tamburi, Giorgio Mondadori 1994
Turpi tropici, Zelig 1997
Trofei di viaggio, Bollati Boringhieri 2001
Andare a quel paese, Feltrinelli 2003
Non sparate sul turista, Bollati Boringhieri 2004