Pedro galletto coraggioso

Cinema

Genere: animazione

Durata: 98 min

Regia di Gabriel Riva Palacio Alatriste

 

Film d'animazione messicano che cita e reinterpreta con ironia latina la cinematografia statunitense, con una buona dose di originalità e vitalità narrativa.

Pedro è al suo debutto come galletto del cortile che condivide con un gruppetto di uova non ancora schiuse ma molto chiacchierone, il gallo Don Poncho e a sua figlia Di, passione segreta del nostro eroe. Quando la fattoria, gestita da un'anziana contadina, va in bancarotta Don Poncho, che ha un passato di gallo da combattimento, suggerisce di partecipare a una lotta fra galli: se Poncho vincerà salverà la fattoria, se perderà l'intero pollaio dovrà trovare un'altra casa. In realtà a combattere sarà Pedro, non prima di essersi sottoposto ad un allenamento estenuante, e cercherà non solo di salvare la fattoria ma anche di raggiungere l'agognata maturità e conquistare la simpatica Di.
Pedro galletto coraggioso è un film di animazione realizzato al computer da un team di disegnatori messicani che avevano già raccolto grandi consensi in patria raccontando le avventure di una serie di uova animate. Questo terzo lungometraggio realizzato dalla Huevocartoon Producciones ha sbancato il botteghino in Messico, e bisogna riconoscergli un'originalità e una vitalità narrativa che non sfigurano all'interno del cinema messicano contemporaneo. È soprattutto nella regia che Pedro galletto coraggioso tira fuori gli artigli, cimentandosi in sequenze assai movimentate e privilegiando inquadrature rocambolesche. Dalla gara di rap all'allenamento di Pedro che fa il verso a Rocky (ma il tema della saga è rivisitato in chiave mariachi) alle scene sul ring in cui il galletto coraggioso deve fronteggiare il campione Sylvester Pollone, il film messicano osa parecchio e si diverte a citare la cinematografia dominante, ovvero quella statunitense, reinterpretandola con ironia e gestualità latine. Anche la confezione - è il caso di dirlo - "ruspante", più per penuria di mezzi che per mancanza di idee, ha un suo charme anti hollywoodiano (e anti nipponico).
Certo, la grafica è ai limiti del kitch, i personaggi - soprattutto le uova - sembrano uscire da una pubblicità a basso costo (al confronto Calimero era un quadro di Picasso), e l'idea di raccontare un'attività equivoca (e in molti Paesi illegale) come i combattimenti fra galli trasformandola in una libera scelta fra quei pennuti che nella realtà ne sono semplicemente vittime, destano qualche perplessità. Ma la storia del galletto di gran cuore e di scarsa muscolatura che per difendere la sua casa e i suoi amici impara a volare come un'aquila è energizzante e fortemente motivante: piacerà soprattutto ai più piccoli, specie se appassionati di videogiochi. 

 


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino