Pentabrass

Musica

Primiero Dolomiti Festival
Concert Brass

Pentabrass
Artisti del Teatro Regio di Torino
Tromba: Ivano Buat
Marco Rigoletti
Corno: Ugo Favaro
Trombone: Vincent Lepape
Basso tuba: Rudy Colusso

LA MUSICA CELEBRATA, PATRIMONIO DELLA CILVILTÀ
Il programma del concerto si presenta molto variegato, dal momento che attinge sia da trascrizioni di opere in origine composte per altri strumenti, sia da materiale pensato sin dall’inizio per quintetto di ottoni; il repertorio per questo tipo di ensemble cameristico, in particolare, è per la gran parte successivo la Seconda Guerra Mondiale, essendosi delineata l’attuale formazione che prevede due trombe, corno, trombone e basso tuba proprio negli anni ’50.
Al repertorio originale appartiene Polka Miseria di David Short. Il brano alterna brevi situazioni solenni e tradizionaliste a momenti ironici molto divertenti, come si può supporre dal titolo.
La Fuga in sol minore BWV 1000 di Johann Sebastian Bach è una trascrizione di un brano per liuto, che il compositore tedesco aveva originariamente scritto per organo (Fuga in re minore BWV 539).
Rimbalzando da un’epoca all’altra, Saltimbanchi del trombettista aostano Davide Sanson ci fa giungere al 2002. Dedicato proprio ai Pentabrass, il brano è suddiviso in cinque brevi momenti dall’intenzione programmatica, descrittiva; si alternano lo spensierato Acrobata, il disegno malinconico di Cantastorie, il tellurico Mangiafuoco, in cui la scrittura prettamente timbrica mette in risalto gli strumenti del registro grave, la felliniana Maliarda, la cui atmosfera languida va consumandosi fino a svanire nel silenzio finale e l’episodio conclusivo, Giocoliere, in cui le spericolate esibizioni dell’artista circense sono rese musicalmente dalle sovrapposizioni dei cinque strumenti in un delicato equilibrio contrappuntistico. Roberto Cognazzo, di cui sono già note trascrizioni di brani verdiani, ha arrangiato per ottoni alcuni dei momenti più celebri della Traviata.
Enrique Crespo, trombonista uruguayano, ha composto nel 1977 la Suite Americana n. 1, in cui coesistono ritmi e melodie tradizionali sudamericani e le caratteristiche tecniche degli strumenti, in un lavoro virtuosistico che ben distribuisce i momenti solistici.
Tuxedo Junction è un brano tradizionale, un arrangiamento cameristico di Paul Nagle, che è stato molto frequentato in passato, partendo dall’orchestra di Glenn Miller – protagonista della “Swing Era” a ridosso del secondo conflitto mondiale - per arrivare ai Manhattan Transfer nel 1975. Tango è un altro brano di David Short che parte da un genere per danza, come la polka di apertura.
George Gershwin fu uno fra i primi compositori ad avvicinarsi al jazz e nella sua pur non vasta produzione - è morto a soli trentanove anni - ha cercato un punto di unione tra la musica colta europea e il nascente genere americano; Four Hits For Five è una sua composizione originale per quintetto di ottoni.

Programma
• D. Short (1951) “POLKA MISERIA”
• J.S. Bach (1685-1750) “FUGA IN SOL MINORE BWV 1000”
• D. Sanson “SALTINBANCHI”
Acrobata
Cantastorie
Mangiafuoco
Maliarda
Giocoliere
• R. Cognazzo (1943) “VERDI’S TRAVIATA HIGHLIGHTS”
• E. Crespo “SUITE AMERICANA”
• P. Nagle “TUXEDO JUNCTION”
• D. Short “TANGO”
• G. Gershwin (1898-1937) “FOUR HITS FOR FIVE”


organizzazione: Scuola Musicale di Primiero