Per Dresda, per la pace
La Biblioteca Intercomunale di Primiero e lAssociazione Blausterne propongono
Per Dresda, per la pace
un percorso LIBRO FILM sulla tragedia della città di Dresda.
Città martire di guerra bruciata nel febbraio 1945 ad opera di un bombardamento della Royal Air Force. E ritenuto un crimine di guerra perché Dresda, famosa come città d'arte, era priva di installazioni militari e non era un obiettivo il cui interesse strategico giustificasse una tale azione. Il bilancio delle vittime è incerto; le stime oscillano tra i 65.000 ed i 135.000 morti (quanti e forse di più dei civili morti a Hiroshima o a Nagasaki).
Il LIBRO:
Mattatoio n. 5 o La crociata dei Bambini
di Kurt Vonnegut, Feltrinelli / Mondadori
Gruppo di Lettura estemporaneo
mercoledì 26 marzo ore 20.30
presso la Biblioteca a Fiera di Primiero
Copie del libro sono disponibili in biblioteca
Il FILM
Nach Dresden
di Vittorio Curzel (Italia, 2006, 65)
venerdì 28 marzo ore 20.30
Sala Centro civico di Mezzano
Sarà presente il regista Vittorio Curzel
PER SAPERNE DI PIÙ
Il bombardamento di Dresda
Nella notte fra il 13 e il 14 febbraio 1945 la città ha subito il più devastante e, forse, ingiustificato bombardamento della storia. La particolarità della Distruzione di Dresda, sulla quale ancora non è stato detto abbastanza, è dovuta alla mancanza di obiettivi strategici: la città era dichiarata "zona demilitarizzata" ed ospitava rifugiati e civili. Per una durata di 14 ore e 10 minuti, che l'ha distrutta quasi completamente. Il 13 è Martedì Grasso, l'avanzata sovietica è lontana 170 km ad est e la città non è un obiettivo strategico; la gente quindi scende in piazza a festeggiare la ricorrenza. Alle 22 inizia l'attacco: 224 Lancaster della Royal Air Force sganciano migliaia di bombe incendiarie e ordigni dirompenti. Tre ore più tardi altri 529 velivoli compiono la stessa operazione, anche con bombe al fosforo che bruciano le persone colpite. Tra le 12:15 e le 12:50 del giorno successivo è la volta dell'aviazione statunitense, che con 1350 aerei sgancia 770 tonnellate di bombe dirompenti. I resti della città bruceranno per una settimana, senza alcuna possibilità di spegnere l'incendio o soccorrere gli abitanti. Alcuni piloti racconteranno che perfino dai loro aerei era possibile sentire l'acre odore di carne bruciata. Il numero totale di vittime non è noto, ed è praticamente impossibile da calcolare: la popolazione di Dresda nel 1939 contava 642.000 abitanti ma si ritiene che i rifugiati fossero circa 200.000. Secondo alcuni storici, una valutazione verosimile è fra 25.000 e 35.000 morti, un bilancio non troppo diverso da quello relativo ad altri bombardamenti alleati su città tedesche. Nel 1994 lo storico tedesco Friedrich Reichert ha supposto una stima molto vicina al ribasso. Sui registri ufficiali tedeschi risultano 21.271 sepolture. Questa cifra però non tiene conto dei cadaveri dispersi o dei corpi disintegrati dalle esplosioni: non deve quindi stupire che fino al 1966 si siano trovati resti umani. Altre fonti parlano di un numero di vittime molto superiore (da 150.000 a 300.000).
Nel libro Mattatoio n. 5 dello scrittore americano Kurt Vonnegut (che si trovava a Dresda, come prigioniero di guerra, proprio durante il bombardamento), si riporta la cifra di 135.000 morti. Due autorevoli enciclopedie (Columbia e Encarta) riportano il dato "da 35.000 a oltre 135.000". Qualunque sia il numero esatto, si tratta comunque di una strage fra le più grandi della storia dell'umanità, comparabile a quella di Hiroshima (che contò ufficialmente 85.000 vittime), per danni strutturali e numero di vittime
organizzazione: Biblioteca intercomunale di Fiera di Primiero - Associazione blausterne