Più de la vita

di Raffaella Rivi

Cinema

Prima regionale del documentario della regista Raffaella Rivi che, dopo i due successi all’OnArt Festival in Polonia e i due premi (Miglior documentario e Miglior Montaggio) al Festival Internacional de Cinema da Figueira da Foz, in Portogallo, risulta tra i 15 doc selezionati per il prestigioso David di Donatello.

Il film racconta in una dimensione intima e concreta, quattro decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte, ideatore di performances, spettacoli teatrali, opere pittoriche e partiture sonore.

L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica.

Attraverso le opere d’archivio e il lavoro quotidiano dell’artista, il film offre uno sguardo diretto sull’arte intesa come lavoro concreto che attraversa il tempo e trasforma lo spazio.

Documentario e film si incontrano nella narrazione della vita e del pensiero del grande artista contemporaneo: viaggiatore e precursore dei linguaggi della contemporaneità dalle mille sfaccettature, Sambin ha esplorato le arti visive nelle sue varie forme, si è immerso nella musica, ha attraversato il teatro, ha sostanzialmente disegnato il volto della videoarte nei suoi esordi per più aspetti pionieristici.

La regista Raffaella Rivi ha scelto il linguaggio del cinema per raccontare l’uomo e l’artista in un lavoro che è a sua volta un’opera d’arte sull’opera d’arte. Disegnato con tratto che molto deve ad una sensibilità creativa tipicamente femminile.

Una costante evoluzione attraverso la tecnologia, in quattro decenni di percorso artistico, dal video analogico alla pittura digitale, dal mondo degli strumenti tradizionali alla rivoluzione della musica elettronica.

Mescolando passato e presente, tra opere ormai classiche e nuove performance, il film si propone di portare allo spettatore uno sguardo diretto sul lavoro dell’artista, puntando il focus sulla mutevole arte che attraversa tempo e spazio, adattandosi a essi, ma anche adattandoli alle proprie esigenze.