Pompeo Borra
Domenica 16 luglio 2006 alle ore 11.00 l'Associazione Castel Ivano Incontri inaugura presso gli spazi espositivi di Castel Ivano la mostra POMPEO BORRA (1898-1973) patrocinata dalla Provincia Autonoma di Trento.
Dopo l'evento organizzato a Milano presso la Sala Napoleonica dell'Accademia di Brera nel marzo di quest'anno, anche Castel Ivano rende omaggio al protagonista del Novecento Italiano con la prima retrospettiva che il Trentino dedica allartista milanese, assiduo frequentatore nei primi anni Trenta delle Dolomiti del Brenta e amico degli artisti trentini Tullio Garbari, Gigiotti Zanini e Fausto Melotti.
Lantologica comprende una cinquantina di opere che documentano il percorso artistico di Borra, dall'iniziale primitivismo del primo dopoguerra, al periodo di adesione al Novecento Italiano con influssi di neoclassicismo picassiano, alle donne statuarie di ascendenza dechirichiana. Non mancano esempi di astrattismo sperimentato da Borra nella seconda metà degli anni Trenta durante il periodo di assidua frequentazione della Galleria del Milione di Milano e i soggiorni parigini dove ha avuto contatti diretti con Léonce Rosenberg, il gallerista molto vicino a Picasso e a Braque.
Tra le opere in mostra si segnalano numerosi capolavori quali Le amiche, esposto alla Biennale di Venezia del 1924 e La figlia del pescatore, presente alla prestigiosa mostra di arte italiana organizzata nel 1928 a Lipsia da Franz Roh, il teorico del Realismo magico e della Nuova Oggettività tedesca. Dei primi anni Trenta è la grande tela intitolata Il riposo, vincitrice nel 1934 del premio Principe Umberto, uno dei più importanti riconoscimenti nazionali. Del periodo del secondo dopoguerra sono presenti alcuni lavori che affrontano il tema dei Profughi. Chiudono la mostra i grandi lavori degli anni Cinquanta, tra i quali i Cavalieri del 1950 dalle tonalità forti e contrastanti che accentuano l'atmosfera di sospensione metafisica.
Accompagna la mostra il catalogo delle Edizioni d'Arte Ghelfi, Verona, a cura di Elena Pontiggia e di Nicoletta Colombo, con introduzione di Elisabetta Staudacher, curatrice del progetto espositivo e con testi critici di Elena Pontiggia, Nicoletta Colombo, Rachele Ferrario, Lorella Giudici.
Con lo stesso biglietto si può visitare la mostra Sacralità dell'arte e arte sacra. Il sacro e gli artisti allestita nelle sedi di:
Castel Ivano - Segni del 9cento. Arte e architettura per la liturgia
Spazio Klein, Borgo Valsugana - La cultura della spiritualità nell'arte del Novecento. Matisse, Chagall, Dalì, Messina e contemporanei
Scurelle, Strigno, Samone, Bieno, Pieve Tesino, Castello Tesino, Grigno - Sperimentazioni sacre d'arte contemporanea in 8 chiese della Valsugana e del Tesino
organizzazione: Associazione Castel Ivano Incontri