Pop Art e oltre... La quotidianità e i suoi miti

Mostra

Pop Art e oltre…La quotidianità e i suoi miti
a cura di Mario Zanetti
Presentazione di Philippe Daverio

La collettiva Pop art e oltre…La quotidianità e i suoi miti organizzata dallo Studio d’Arte Zanetti è dedicata ai grandi artisti americani che hanno rivoluzionato l’immaginario artistico del dopoguerra, facendo incontrare l’arte con la cultura dei mass-media. In mostra 15 opere - tutte provenienti da collezioni private - di Andy Warhol, David Hockney, Ellsworth Kelly, Frank Stella, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein. L’esposizione, curata da Mario Zanetti e promossa dal Comune di Bondo, sarà presentata nel corso dell’inaugurazione dal critico d’arte Philippe Daverio, autore del testo critico pubblicato nel catalogo dell’evento.

Prosegue la collaborazione tra l’amministrazione del Comune di Bondo, guidata dal sindaco Giuseppe Bonenti e lo Studio d’Arte Zanetti con un progetto culturale di ampio respiro, curato da Mario Zanetti. Nell’ultimo anno la liason artistico culturale ha dato nuova vita alla chiesa di San Barnaba con eventi che, partendo dai valori della tradizione, si inseriscono nei circuiti internazionali di rilievo per la rivalutazione e lo sviluppo territoriale.

Inaugura infatti sabato 14 luglio nella Chiesa di San Barnaba a Bondo (Tn), la collettiva Pop art e oltre…La quotidianità e i suoi miti dedicata ai grandi artisti americani che hanno rivoluzionato l’immaginario artistico del dopoguerra, facendo incontrare l’arte con la cultura dei mass-media. In mostra 15 opere - tutte provenienti da collezioni private - di Andy Warhol, David Hockney, Ellsworth Kelly, Frank Stella, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein.

L’esposizione sarà presentata nel corso dell’inaugurazione dal noto critico d’arte Philippe Daverio, autore anche del testo critico pubblicato nel catalogo della mostra

“L’America ha attraversato la prima metà del XX secolo con un costante complesso d’inferiorità nei confronti del vecchio continente, ma dopo la vittoria della Seconda Guerra Mondiale, il Nuovo Continente era diventato il primo protagonista mondiale e il complesso d’inferiorità andava sanato. Ci voleva un segnale forte, l’arte era il segno necessario” - spiega il professor Daverio - “All’inizio degli anni sessanta la Pop Art conquistò l’Europa e oggi non si può prescindere da questa corrente artistica per indagare l’arte dei nostri giorni, comprese le sperimentazioni delle giovani generazioni d’Italia – prosegue Philippe Daverio alludendo alle recenti mostre organizzate da Mario Zanetti su artisti italiani molto apprezzati sulla scena internazionale quali ad esempio Tullio Pericoli, Antonio Stagnoli e Velasco Vitali. “Questa collettiva permette una ulteriore verifica al dibattito in corso” conclude il critico.

In catalogo schede scientifiche di Michela Valotti. La collettiva terminerà il 16 settembre anche per dare la possibilità alle scolaresche di visitarla.

Nel contempo, per una migliore articolazione del progetto culturale dedicato al territorio trentino, lo Studio d’Arte Zanetti, in collaborazione con il Sindaco di Bondo Giuseppe Bonenti e con Marcello Mosca Presidente del Golf Club Rendena, dal 6 luglio allestisce presso la Club House Rendena una mostra di artisti contemporanei.
La collettiva, con 25 opere degli artisti Viveka Assembergs, Giuseppe Bartolini, Lamberto Correggiari, Gianfranco Ferroni, Tullio Pericoli, Antonio Stagnoli, Francesco Tabusso, Ivan Zanoni e Luciano Zanoni, rimarrà aperta fino al 16 settembre per un incontro innovativo tra arte e golf.

Inoltre, sempre nella Chiesa di San Barnaba in occasione della mostra Pop art e oltre, sono in programma le “LETTURE DESTATE - incontri con l’autore”. Sabato 28 luglio Innocente Foglio - “poeta temperato dal dolore, che inevitabilmente trasmette nei suoi versi”, come lo ha definito Eugenio Montale - leggerà brani lirici accompagnato dal violino. Lunedì 13 agosto Antonella Gatti Bardelli presenterà il suo romanzo “Il cielo capovolto” insieme al Vincitore del Premio Campiello 2005, Pino Roveredo, autore della prefazione del libro, edito dalla casa editrice Bompiani diretta da Elisabetta Sgarbi.