Presentazione del libro: All'ombra delle nove lune
Presentazione del libro di poesie
All'ombra delle nove lune, di Lilia Slomp Ferrari, Edizioni del Leone, 2005
Come avviene esemplarmente nell'ultima raccolta All'ombra delle nove lune, libro della maturità umana ed espressiva, il taccuino degli appunti e delle annotazioni è, insieme, album della memoria critica, l'almanacco della propria condizione e il diario delle pagine privilegiate trascelte a comporre il senso di una vicenda e di una vita. Tema centrale in tutta la poesia di Lilia Slomp Ferrari è a ben guardare e oltre L'apparente silenzio (che è, poi, la voce del segreto e del mistero), l'ignoto: termite ineludibile del confronto, enigma esistenziale, l'altra faccia della medaglia, vuoto di assenza in cui precipitano errore e disguido ma in cui si scioglie anche il doppio senso della vita. E "ignoto e "dolore" sono parole chiave di questa raccolta, proprio come "amore". Perché l'orizzonte resta comunque aperto nella continuità ultraindividuale, in una dimensione che proprio l'improvvisa illuminazione poetica ci fa scoprire a un tratto con inattesa evidenza come indistruttibile al di la del presagio dell'ombra evocato in epigrafe dalla citazione da Emily Dickinson: "Ad avvertire l'erba sbigottita / Che su lei presto scenderà la notte" C'è una valenza primaria e assoluta che agisce nel profondo dell'autrice prima ancora che della sua poesia: la forza della vita. E la cosa si dichiara già nella dedica "Alla vita, a ogni donna che in essa si rispecchia", che è un programma superiore che attraversa tutto il libro e lo sostanzia con una carica che fa dire all'autrice: "Oggi è il giorno del futuro." Una carica che estende il respiro comune della vita al mon- do dei fiori e degli animali e a quello stesso delle cose inanimate, in un moltiplicarsi di vibrazioni (altra parola chiave). Cosa importante questa, non solo o non tanto per la capacità di pietas che l'autrice ha allargato dall'orizzonte puramente umano a quella animale e a quello vegetale; ma, per quanta qui ci interessa in senso strettamente letterario e musicale per il respiro corale che l'incontro degli uomini e delle creature dentro il regno della natura porta nella poesia di Lilia Slomp Ferrari. Un respiro corale coinvolgente, che ha scarsi riscontri nella contemporaneità poetica italiana e che costituisce un'ulteriore ragione di originalità.
(Dalla prefazione di Paolo Ruffilli)
Lilia Slomp Ferrari è nata e vive a Trento. E' vicepresidente del Gruppo Il Cenacolo trentino di Cultura dialettale" diretto da Elio Fox. Sia in dialetto che in lingua ha conseguito importanti premi regionali, triveneti e nazionali. In prosa, suoi racconti in dialetto e in italiano sono apparsi su varie riviste. Ha pubblicato: En zerca de aquiloni 1987, Schiramele 1990, Nonostante tutto 1991, Controcanto 1993, Amor porét 1995, Leggenda 1998, Striarìa 2002. E' presente in numerose antologie e sue poesie in dialetto trentino sono state incluse e tradotte in inglese nell'antologia Dialect Poetry of Northern and Central Italy, Legas New York, 2001.
organizzazione: Consigliera comunale delegata alle Pari Opportunita del Comune di Rovereto