Presentazione del libro: Francesco Mansutti e Gino Miozzo. Architetture per la gioventù

Convegno

Francesco Mansutti (1899-1969) e Gino Miozzo (1898-1969) sono due architetti padovani attivi lungo l'arco del Novecento ma conosciuti, in particolare, per alcuni importanti edifici realizzati negli anni Trenta in Trentino-Alto Adige, come le case dell'Onb - poi Gil - di Bolzano, Bressanone e Merano.
Francesco Mansutti e Gino Miozzo. Architetture per la gioventù, a cura di Marco Mulazzani, ha lo scopo di fornire un inquadramento storico della loro attività e di focalizzarne i momenti più significativi nel contesto delle vicende dell'architettura italiana tra le due guerre mondiali.
Il volume, in uscita come quinto titolo della collana Quaderni di architettura del Mart, da anni affidata al paziente e qualificato lavoro di Paola Pettenella, responabile dell'Archivio del '900 del Museo, verrà presentato mercoledì 11 maggio alle 17, nella sala conferenze del Mart di Rovereto.
La presentazione sarà introdotta dal direttore del Mart Gabriella Belli. Parteciperanno anche Francesco Dal Co, docente di storia dell'architettura presso l'Università Iuav di Venezia e direttore di Casabella, e Pierangelo Schiera, docente di Storia delle dottrine politiche all'Università di Trento e coordinatore del Comitato Scientifico del Mart. Sarà presente il curatore del volume.
Il sodalizio di Mansutti e Miozzo, nato alla fine degli anni Venti, porta i due architetti a schierarsi nelle file del MIAR (Movimento Italiano per l'Architettura Razionale) in occasione della II esposizione organizzata a Roma nel 1931, entrando in contatto con alcuni dirigenti di punta del movimento stesso: Adalberto Libera, Gino Pollini, Gaetano Minnucci.

Successivamente, saranno invitati ad esporre in alcune delle maggiori manifestazioni della nuova architettura italiana, ocme la V e la VI Triennale di Milano (1933 e 1936). Tra il 1929 e il 1932 Mansutti e Miozzo partecipano a diversi concorsi e realizzano alcune delle prime opere razionaliste a Padova, riscuotendo l'approvazione di Edoardo Persico e di Giuseppe Pagano che ne pubblicheranno i progetti sulla rivista "Casabella". Entrati in contatto con Renato Ricci, presidente dell'Opera Nazionale Balilla, dal 1932 al 1937 Mansutti e Miozzo fanno parte di quel ristretto gruppo di progettisti cui Ricci affida incarichi con una certa continuità. Le case dell'Onb sono edifici che devono rispondere a requisiti di modernità e "identità" perseguiti da questa peculiare organizzazione del regime che si avvale, per i suoi scopi, di diversi architetti della nuova generazione (Libera, Minnucci, Ridolfi e altri ancora), affidando inoltre nel 1933 la direzione dell'ufficio tecnico centrale a un giovanissimo e talentuoso architetto romano: Luigi Moretti. Tuttavia, nel caso di Mansutti e Miozzo i "numeri" - 43 case del balilla e della giovane italiana, 23 delle quali realizzate, progettate in diverse città del nord e del centro Italia (soprattutto, ma non solo, nell'area delle Tre Venezie) - sembrano indicare l'esistenza di un rapporto affattto speciale tra Ricci e i due architetti padovani.
Il libro si apre con una "introduzione allo stile di Mansutti e Miozzo", in cui Giorgio Ciucci si sofferma sui diversi significati attribuiti al termine "stile" nel corso del dibattito architettonico dei primi anni Venti del Novecento. Lo scritto di Marco Mulazzani delinea il quadro degli esordi razionalisti dei due architetti per poi indagare il significato della loro intensa attività in rapporto alle iniziative del regime per l'inquadramento della gioventù e, infine, accennare alla "difficile continuità" perseguita negli anni del secondo dopoguerra. Seguono le schede descrittive dei più importanti edifici realizzati da Mansutti e Miozzo per l'Onb negli anni Trenta e, infine, un testo di Giorgio Cacciaguerra che analizza il tema dei materiali e delle tecniche costruttive impiegate nelle case del balilla. Gli apparati offrono un profilo biografico e il regesto delle opere e degli scritti, frutto del riordino dell'archivio dei due architetti depositato presso il Mart