Presentazione del libro: Hotel Palestine

Convegno

Incontri con l'autore: San Martino di Castrozza Estate 2004

Concluderà la rassegna 2004 Toni Fontana, corrispondente de "L'Unità", con Hotel Palestine, in cui racconta di quando, nel marzo 2003 è stato catturato con altri giornalisti dalle milizie irachene e tenuto ostaggio nell'albergo di Baghdad fino all'arrivo degli Americani.

Toni Fontana, Hotel Palestine, il Saggiatore, 2004
Il 20 marzo 2003 le truppe americane e britanniche varcano il confine tra Kuwait e Iraq. La missione degli inglesi è di occupare il Sud e accerchiare la città di Bassora, mentre gli americani avanzano rapidamente su Baghdad. Seicento giornalisti, in massima parte americani e inglesi, vengono "reclutati" e integrati nelle forze di invasione: da loro il comando Usa pretende articoli, corrispondenze, servizi filmati e fotografici "autocensurati", privi di indicazioni e notizie precise sulle operazioni militari e le vittime dei combattimenti. Molti altri reporter, provenienti da ogni parte del mondo, non accettano le regole imposte dagli americani ed entrano in Iraq per seguire la guerra. Anche sette inviati italiani, tra cui Toni Fontana, il 28 marzo 2003 superano la prima linea britannica e raggiungono Bassora, dove vengono catturati dalle milizie irachene.
Rimarranno prigionieri all'interno dell'Hotel Palestine, sede della stampa internazionale, fino all'arrivo degli americani, il 9 aprile.
Hotel Palestine, Baghdad è un diario di viaggio dentro e dietro le linee nemiche, che segue i preparativi dell'armata americana in Kuwait, documenta il caos che regna nel Sud dell'Iraq dopo il passaggio delle truppe di invasione, i controlli ai check point, i pozzi di petrolio incendiati, l'esodo dei profughi. Quella di Fontana è una cronaca sul campo che smentisce l'idea della guerra "chirurgica" di Bush, una denuncia della sperimentazione e dell'uso di nuove armi durante i bombardamenti, delle stragi di civili, delle false promesse di libertà e democrazia. Ma soprattutto, la guerra vista dalla finestra della camera 1308 dell'Hotel Palestine durante il periodo di prigionia diventa l'occasione per interrogarsi sul senso del lavoro di inviato, sul dramma che ogni conflitto bellico porta con sé, sul dovere di raccontare la Storia e le sue molteplici storie.


organizzazione: APT S. Martino di Castrozza e Primiero