Presentazione del libro: Storie di pallone e bicicletta

Convegno

La recensione più recente è quella di Marino Bartoletti, l’ex conduttore di “Quelli che il calcio…”, ora direttore del mensile Calcio 2000. Ha scritto che “Martinelli ci regala una deliziosa cavalcata di gradevolissimo consumo, complice uno stile asciutto e nient’affatto pretenzioso. Un libro da leggere, non un esercizio di scrittura: è già tanto, di questi tempi”. La Gazzetta dello sport ha scritto che nelle tante storie di questo libro la “passione è facile da vedere, tra le righe”. Il Guerin Sportivo lo ha così segnalato: “Davvero un bel lavoro, originale per veste grafica e contenuti”.
Il libro in questione è Storie di pallone e bicicletta (Curcu & Genovese editore), scritto dal giornalista trentino Carlo Martinelli.
Giovedì 27 novembre, il libro verrà presentato alla Biblioteca comunale di Pergine Valsugana, in piazza Serra 11, alle ore 20.30. A colloquiare con l’autore ci sarà Francesco Roat, scrittore, collaboratore letterario di importanti testate nazionali. L’ingresso è libero.

Nel libro scorrono: i Mondiali del 1966 in Inghilterra vissuti da un giovane Kolosso che inseguiva Cislenko e Bulgarelli. Le vittorie e le sconfitte di Claudio Michelotto, il ciclista sulla Luna. La favola triste di Sindelar, il centravanti che disse no ai nazisti, non cambiò casacca e preferì morire. Uno strano incontro notturno alla stazione dei Greyhound di Washington, dove si aggirava Greatti, campione d’Italia nel Cagliari di Gigi Riva. Un colloquio negli spogliatoi tra Lorenzo Bernardi, il giocatore del secolo e Paolo Tofoli, regista impareggiabile. E, ancora: Anzolin, portiere essenziale; Pepe Schiaffino che ricorda il tragico destino del giovane Pepe, cannoniere portoghese; la leggenda dell’A.C. Mezzocorona; le invettive dell’avvocato Prisco; i dribbling eterni di Garrincha e Meroni; l’ultima salita di Tommy Simpson; il genio di Cruyff; i canestri di Chamberlain; gli incontri calcistici di Guy Debord, dottore in niente; il talento sperperato di Vendrame; la bellezza inseguita sul campo da Zidane; il sorriso di Carbajal; il dodicesimo uomo in campo, Carl Power; il tifo di Pablo Neruda, la globalizzazione pallonara di Olisadebe. Scelte di campo, ovviamente


organizzazione: Biblioteca Comunale di Pergine