Presentazione del volume "La morte canta sull'albero"
Partecipano: Giuseppe Colangelo e Giuseppe Ferrandi
Giovanni Gozzer, La morte canta sull'albero, Trento, Museo storico in Trento, 2002, pp. 184, 15,60
«La morte di un giovane che non ha compiuto il suo vivere è certo, fra le cose umane, una delle più difficilmente accettabili anche se non inspiegabili; questa interruzione del corso naturale ha sempre destato nelluomo un senso oscuro di angoscia, dal quale sono germogliate splendide creazioni di arte ed alte pagine di ispirata religiosità. È difficile capire ciò che è apparentemente contro natura ove non si guardino le cose degli uomini col distaccato consentimento che nasce dalla pietà».
Con queste parole serenamente accorate, lacerto conclusivo del breve prologo, Giovanni Gozzer enuncia il tema dominante de La morte canta sullalbero. Il libro, apparso nel 1958, non è stato mai ripubblicato e costituisce a tuttoggi lunica prova letteraria di questo appartato e schivo intellettuale trentino che ha speso gran parte della sua vita a studiare i problemi pedagogici e organizzativi della scuola. Contiene tre racconti i primi due di considerevole lunghezza, il terzo breve fortemente legati tra loro dal comune motivo della morte in età giovanile [dall'Introduzione di Giuseppe Colangelo].
L'Autore: nato il 20 settembre del 1915 a Bronzolo, dove la famiglia, originaria della Valsugana, è sfollata a causa della guerra, Giovanni Gozzer consegue la maturità magistrale a Rovereto e quella classica a Trento. Iscrittosi allUniversità Cattolica di Milano, si laurea nel 1938 con una tesi sul concetto di storia. Vincitore di concorso, è professore di ruolo di italiano e latino al Liceo-ginnasio «Giovanni Prati» di Trento dal 1939 al 1945, quando viene nominato prima presidente del CLN trentino e poi, nel 1946 Provveditore agli studi. Successivamente ricopre incarichi nel Ministero della pubblica istruzione e svolge attività di consulente e assistente tecnico dellUNESCO e della Banca mondiale di sviluppo soprattutto in America Latina. Nel 1974 lascia volontariamente lamministrazione scolastica. È autore di numerose opere a carattere storico, educativo, pedagogico e ha collaborato e collabora con importanti giornali e riviste nazionali.
organizzazione: Museo Storico in Trento