Primavera in Kurdistan

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2007/2008

Francia/Italia, 2007
Titolo originale: Primavera in Kurdistan
Genere: Documentario
Durata: 79'
Regia: Stefano Savona

vincitore dell'edizione 2007 del TrentoFilmFestival
5000 guerriglieri curdi combattono sulle montagne del Kurdistan iracheno per la libertà del popolo
Il regista Stefano Savona raggiunge il nord dell’Iraq poco dopo la caduta del regime di Saddam Hussein. Se per i curdi dell’Iraq è iniziata una nuova era, la lotta per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo in Turchia entra in una fase ancora più difficile. Il regista intraprende un viaggio lungo un mese insieme a un’unità di combattenti del PKK per raggiungere il confine con la Turchia. Durante il viaggio, fatto di lunghe marce tra panorami meravigliosi e incontaminati di montagna, il gruppo passerà qualche giorno in un campo femminile nel quale si preparano le combattenti alla lotta per la libertà e si educano gli uomini a una mascolinità rispettosa del ruolo femminile nella società. Raggiunto il confine, i guerriglieri vanno incontro alla loro guerra e, in molti casi, alla morte. L’intero viaggio è narrato dal punto di vista di Akif, curdo figlio di emigrati in Germania, che ha lasciato l’Europa per ricercare le proprie origini e lottare per il suo popolo.

Dopo 12 anni un regista italiano ha vinto la “Genziana d’oro - Gran Premio Città di Trento” del Trento Filmfestival. Ad aggiudicarsi il massimo riconoscimento assegnato dalla giuria internazionale nella 55a edizione della rassegna che proponeva 40 opere in concorso è stato il documentarista palermitano Stefano Savona con Primavera in Kurdistan, un‘opera che documenta la guerriglia in corso sulle montagne del Kurdistan iracheno per la libertà e l’autodeterminazione del popolo curdo da parte dei guerriglieri – uomini e donne – del PKK. Nell’assegnare il massimo riconoscimento, la giuria del Trento Filmfestival, composta dall’attore Giuseppe Cederna, dall’alpinista Alessandro Gogna, dal produttore inglese Mick Csaky, dalla regista brasiliana Monica Schmiedt e dalla tedesca Heidi Gronauer, sottolinea come il regista Stefano Savona, grazie anche ad eccellenti fotografia e montaggio, abbia saputo guardare senza ideologia e con occhi intimamente profondi e al tempo stesso leggeri, nell’animo di giovani guerriglieri curdi, ragazze e ragazzi, che hanno rinunciato a una vita normale e tutto rischiano pur di proteggere la loro identità culturale. Il documentario di Savona si è aggiudicato anche il Premio speciale della stampa.


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte" - in collab. con Unione Italiana Circoli del Cinema, Comune di Pergine Valsugana