Principe capriccio

Teatro di Prosa - adatto a scuole
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Fondazione Aida in collaborazione con Glossa Teatro
Principe capriccio
Una fiaba teatrale di Pino Costalunga
Con Andrea Dellai e Stefania Carlesso
Regia Pino Costalunga
Oggetti di scena, Pupazzi e Costumi Antonia Munaretti
Scene Oreste Sabadin
Musiche originali Ugo Moro
Luci e fonica Luca Lovato

Quando si alza la mattina LUI sbadiglia, si stiracchia, gioca e tira la coda al gatto e come tanti bambini fa i capricci perché non vuole lavarsi la faccia e rimettere in ordine la cameretta e soprattutto non vuole togliersi il ciuccio di bocca, perché quello è il suo scettro e la sua arma. Infatti LUI è un bambino speciale, è un principe, anzi è proprio Principe Capriccio. LUI vuole comandare a tutti, perfino a scuola alla Maestra e i suoi compagni di classe gli obbediscono perché hanno un po’ paura di LUI e del suo amico, uno grosso e pericoloso: Adolfo Tuttomuscolo. LUI dà ordini a tutti, ma non riesce a comandare agli occhi e al cuore di Caterina, la bambina più bella della scuola: anzi Caterina non lo vuole proprio, neppure come compagno di banco, non lo vuole neppure guardare e non vuole soprattutto diventare Regina quando LUI sarà Re, nonostante glielo abbia chiesto mille volte. Ma ecco che un giorno un terribile pericolo incombe sulla Scuola: la cattivissima Strega Tuberosa, la strega più pericolosa, e il suo Gattaccio Nero, stanno per arrivare in classe con la chiara intenzione di mettere fuori gioco il Principe e il suo amico Adolfo Tuttomuscolo, nonché la Maestra, e di rapire la Bella Caterina per mettersela in pentola. Naturalmente quella cattivona, grazie a un po’ di magia e all’uso di una potentissima arma segreta, riuscirà nel suo intento. Ecco il momento buono per Principe Capriccio di dimostrare il suo valore. Dopo una serie di impensabili e stupefacenti travestimenti, grazie alla potenza del suo ciuccio e soprattutto alle gentili e belle parole magiche che la Maestra gli ha suggerito, riuscirà a sconfiggere la potentissima e temibilissima Strega… perché, si sa, le streghe sono allergiche alla gentilezza, alla grazia e alla bellezza. E’ così che alla fine riesce ad avere la meglio su Strega Tuberosa e a liberare la Bella Caterina A questo punto qualcuno potrebbe immaginare che la storia finisca con Caterina che accetta finalmente di diventare una Regina a fianco dell’eroe che l’ha liberata, cioè Principe Capriccio... … Ma qualche volta le favole non finiscono come tutti s’aspettano e forse è così pure per la nostra favola, che magari propone un altro, inaspettato e sorprendente finale…. Aspettate di vederla in teatro, e lo scoprirete! Una FAVOLA che in maniera travolgente e divertente, con uno scoppiettante alternarsi di giochi e pazzi travestimenti, di trovate piene di fantasia, di canzoni e giochi parla in maniera dolce e poetica di amicizia, gentilezza e affetto, insomma: della gioia e della difficoltà di crescere.