Progetto Hiroshima

Musica

Pergine Spettacolo Aperto 2005

PRODUZIONE PSA
Orchestra di Psa, Atelier di Teatro Danza della Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano I Tamburi “Taiko” di Kiyoshi Nagata Ensemble, e Artisti Ospiti Italiani e Giapponesi
Progetto Hiroshima
Musica, teatro, danza e cinema

coordinamento e regia Kuniaki Ida
assistente alla regia Zsofia Pelczer
con l’Orchestra di Pergine Spettacolo Aperto
direttore Julian Lombana
il coro "Coro da camera trentino"
direttore del coro Giancarlo Comar
cantanti dei Laboratori di Pergine Spettacolo Aperto
i tamburi “taiko” di Kiyoshi Nagata Ensemble,
Corso di Teatro Danza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano
Corso di Teatro della Scuola “Paolo Grassi” di Milano
luci Andrea Travaglia
montaggio video di Francesco de Napoli

Programma musicale:
F. Schubert (1797-1828) "La morte e la fanciulla" quartetto in re minore D 810
Toru Takemitsu (1930-1996) Requiem per orchestra d'archi (1957)
Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) Stabat Mater per soprano, contralto, coro orchestra d'archi e continuo

Nell’agosto 2005 saranno passati sessant’anni dalla caduta delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, sganciate dall’esercito statunitense rispettivamente il 6 e il 9 agosto del 1945. Le 78.000 e 39.000 vittime immediate non sono che la prima, tragica conseguenza di questa scelta, che chiude la seconda guerra mondiale offrendo alla pace un orizzonte cupo. La guerra fredda, la proliferazione degli armamenti a dispetto degli innumerevoli trattati, perfino la creazione delle nuove armi “intelligenti” nascono sotto l’ombrello del fungo atomico. Da Hiroshima è passato il pensiero, la scienza, la filosofia, il cinema, le arti visive, la musica di questi decenni, nonostante il lungo periodo di pace attraversato dall’occidente. Come l’olocausto, le prime bombe atomiche (fortunatamente tuttora le uniche sganciate in situazione di guerra), hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre coscienze postmoderne: non è stato più possibile, dopo, credere in sorti magnifiche e progressive per l’uomo e la sua storia, sperare in una razionalità superiore della storia. Quello del 6 e del 9 agosto, ci sembra un anniversario da non dimenticare, un’occasione non rituale per parlare di pace, di solidarietà internazionale, di responsabilità collettiva e individuale. Un anniversario tanto più significativo in questo momento storico, segnato da guerre, genocidi, terrorismo, da nuovi-antichi atti di barbarie, che osserviamo increduli con un senso di impotenza che i nostri privilegi occidentali rendono solo apparentemente meno tragico.

Informazioni sulla prevendita

I biglietti possono essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Tenda di Pergine, via Pennella 40, a partire dal 18 al 25 giugno ore 17-22 e dal 27 giugno da lunedì al venerdì ore 17-22, il sabato 10-12 e 17-22 con spettacolo serale
Inoltre, con il servizio Primi alla Prima è possibile acquistare i biglietti presso gli sportelli della Casse Rurali Trentine convenzionate

Il Festival Pergine Spettacolo Aperto presenterà Il 6 agosto Progetto Hiroshima, uno spettacolo che si caratterizza come evento, costituito da momenti spettacolari diversi (musica strumentale e vocale, teatro e danza, cinema e video), riuniti in un percorso drammaturgico-registico unitario, coordinato dal regista Kuniaki Ida. La peculiarità dell'operazione consiste anche nell'accostare elementi culturali e presenze giapponesi, orientali e occidentali, naturalmente legati dal tema della caduta dell'atomica su Hiroshima e al 60° anniversario; in una progressione che partirà da un clima conviviale e, attraverso momenti più riflessivi e tragici si concluderà con un omaggio tutto italiano: lo "Stabat Mater" di Giovan Battista Pergolesi eseguito dal Coro da camera trentino, diretto da Giancarlo Comar.

La manifestazione si articola in due tappe distinte: alle ore 18.30 nello spazio suggestivo del Castello medioevale di Pergine, un avvio dedicato alla cultura giapponese, così diversa dalla nostra e così carica di fascino (prevede la riproposizione di una classica "cerimonia del the", cerimonia che è l’espressione sintetica degli aspetti fondamentali della cultura giapponese. Seguirà una breve rappresentazione della suggestiva e spettacolare tradizione dei tamburi taiko, fra arti marziali, danza, musica. Una vera e propria "festa" giapponese, con elementi visivi, musicali e di danza della tradizione, un evento dedicato a questo avvenimento tragico e simbolico.

Alle 21.00 al Teatro Tenda di Pergine prosegue l'omaggio alla tragedia di Hiroshima con una "partitura" originale, in cui confluiscono discipline diverse, e cui partecipano tutti i "laboratori" di Pergine Spettacolo Aperto. Una sconvolgente testimonianza visiva della distruzione di Hiroshima e Nagasaki e di vicende affini, vicine e lontane, confluirà in un originale videomontaggio, prologo e cornice di un concerto inedito. Le sentite e commoventi pagine del Andante con moto del quartetto di Schubert "La morte e la fanciulla", precederanno l'orchestra d'archi, protagonista assoluta delle pagine del Requiem di Toru Takemitsu, del 1957, raramente eseguito in Italia. Massimo esponente della scuola giapponese del '900, Takemitsu esprime la profonda sofferenza della memoria, in un linguaggio asciutto e deciso, un minimalismo al servizio del tragico: del dolore. Il programma musicale, sarà intersecato da significative testimonianze e riflessioni letterarie e filosofiche. Ma come massima testimonianza e omaggio al dolore, si è scelta una delle pagine più belle del repertorio occidentale: lo "Stabat Mater" di Pergolesi. A fianco degli archi e insieme alle voci femminili, il celebre brano verrà interpretato attraverso un'azione teatrale-coreografica.

Il progetto Hiroshima prosegue con lo spettacolo completo dei tamburi Taiko il 7agosto alle ore 21.15 presso il Palalevico.


organizzazione: Pergine Spettacolo Aperto