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Cinema

Il grande cinema ritorna anche l'1 e 2 ottobre al Teatro Comunale di Gries a partire dalle ore 21.00 (ingresso gratuito) con una selezione di opere presentate alla 60° edizione della rassegna.
Lunedì 1 ottobre la proiezione di Encordades. Il documentario del regista spagnolo Montero Coromines Gerard vuole proporre una riflessione sul ruolo delle donne nella società e nello sport, dagli anni 40 ai giorni nostri. Lo fa soffermandosi sulle pagine e sulle figure femminili entrate nella storia dell’alpinismo. Un viaggio attraverso le scelte e le vicende personali di donne innamorate della montagna e dell’arrampicata sportiva in Spagna, che testimonia come con gli anni e con l’impegno di tutte, barriere e stereotipi siano stati superati. A seguire il documentario Piccola Terra del regista Michele Trentini, un documento sulla montagna “marginale” che nel corso dell'estate ha riscosso diversi premi e riconoscimenti in vari festival nazionali.
Valstagna, Canale di Brenta: siamo nella Valsugana, quella già in provincia di Vicenza: qui su piccoli “fazzoletti di terra” un tempo coltivati a tabacco si gioca il destino in controtendenza di personaggi diversi, impegnati nel dare nuova vita ad un paesaggio terrazzato per lo più in stato di abbandono. Il film è un racconto sul valore universale del legame con la terra, che prescinde da interessi economici, impedimenti politici, steccati culturali.

Per gli amanti dell'alpinismo e delle avventure estreme emozioni assicurate nella seconda serata di proiezioni, martedì 2 ottobre sempre al Teatro Comunale di Gries. Si incomincia con Kukuczka del regista polacco Jerzy Porebski. Jerzy Kukuczka è stato uno dei più eccezionali scalatori dell'Himalaya e il secondo a conquistare tutti i 14 ottomila. Una leggenda nella storia dell'alpinismo che ha perso la vita proprio sull'Himalaya 22 anni fa. Quale è stato il suo contributo alla storia dell'alpinismo? Cosa pensano di lui la sua famiglia e coloro che arrampicano sfidando le stesse cime? E può lui essere paragonato agli scalatori di oggi? Ma riscoprendo questo grande alpinista si riflette: le montagne sono il regno dell’avventura o uno dei settori del commercio?
Nel documentario Hardest of the Alps Damiano Levati ha seguito Iker ed Eneko Pou mentre fanno visita a vere e proprie leggende della storia dell’alpinismo. Viaggiando attraverso le Alpi, incontrano i miti che cambiarono l’alpinismo per sempre. Seguendo le tracce di Manolo, Alex Huber e Beat Kammerlander, ripercorrono alcune delle vie più simboliche della storia delle grandi pareti alpine. Itinerari che rimangono d'ispirazione per le nuove generazioni.

Si parla di alpinismo al femminile anche nel documentario Outside the Box della regista Stefanie Brockhaus. Protagoniste Anna Stöhr e Juliane Wurm, campionesse di boulder che incontrano Lynn Hill, una delle migliori alpiniste al mondo. Arrampicando sulla Castleton Tower nello Utah l'americana le introdurrà al “crack climbing” (l’arrampicata in fessura) non senza qualche emozione imprevista, come un forte temporale che le sorprende poco prima di giungere in vetta.
In programma in questa serata anche Cold il documentario dell'americano Anson Fogel che racconta l'impresa di Simone Moro insieme al kazako Denis Urubko e allo statunitense Cory Richards al Gasherbrum II. Si tratta della prima salita invernale e la prima invernale in assoluto in uno dei cinque ottomila del Karakorum pakistano. Per Simone Moro è stata la terza prima scalata invernale di un ottomila, dopo lo Shisha Pangma nel 2005 e del Makalu nel 2009. L’esperienza dei tre alpinisti impegnati sul Gasherbrum II, nel cuore di un buio e durissimo inverno, è vista con lo sguardo crudo e onesto di Cory Richards partecipante, cineasta e fotografo. Questo film coglie con efficacia, attraverso le vive parole dei protagonisti, la fatica, i dubbi, le paure e rivela quanto difficile sia stata la discesa, nel corso della quale i tre alpinisti vennero colpiti anche da una valanga.