Prometeo incatenato

Teatro

Eschilo, il creatore della tragedia. Vitalità di un classico
Letture dal Prometeo incatenato

Letture sceniche a cura della Compagnia del Teatro dell'Uovo de l'Aquila, in collaborazione con la PAT Ufficio per il Sistema Bibliotecario Trentino.

A margine del convegno "Eschilo, il creatore della tragedia. Vitalità di un classico", in programma a Trento dal 26 al 28 maggio 2011, il Servizio Attività culturali della Provincia, per il tramite dell’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino, organizza una serie d’interventi a più ampia fruizione pubblica, incentrati sullo stesso Eschilo, ma seguibili sia da studenti liceali sia da docenti di materie umanistiche della scuola secondaria, nonché in generale da chi coltivi curiosità e interesse per l’eredità trasmessaci dal mondo antico.
Si tratta di un ciclo di letture pubbliche, attinte al Prometeo incatenato e affidate all’interpretazione drammaturgica della Compagnia dell’Uovo, Teatro stabile di innovazione de L’Aquila.

La tragedia è ambientata nella deserta Scizia, luogo di supplizio voluto da Zeus per il titano Promèteo, reo d’aver fatto dono all’umanità del fuoco all’insaputa del re degli dèi. Aiutato da Kratos (‘Potere’) e Bia (‘Violenza’), E-festo incatena Prometeo ad una rupe, cui accedono, per interrogare e confortare il condannato, dapprima le Oceanine (che formano il coro del dramma), poi O-ceano ed infine Io, amata da Zeus e per ciò vittima della vendicativa gelosia di Era. Prometeo racconta se stesso e la vicenda che l’ha visto colpevole dinanzi a Zeus, ma non mostra segni di pentimento né intenzione di redimersi per sfuggire al castigo. Egli sa infatti di poter ricattare chi lo sta opprimendo: solo il titano conosce chi nel futuro riuscirebbe a detronizzare Zeus. Il padre degli dèi, messo al corrente dell’arma in pugno al suppliziato, comincia a temerlo e invia Hermes in terra scitica nel tentativo di carpire il segreto. Ma Prometeo non cede, oppo-nendo uno sprezzante rifiuto al divino messaggero. La terra allora trema e il ri-belle rovina in un abisso. Tale scenario catastrofico segna la fine della tragedia.

Indice delle letture del Prometeo a cura del Teatro dell’Uovo
(La traduzione seguìta è quella di Monica Centanni in: Eschilo, Le tragedie, Mondadori, Milano 2003)

vv. 1-54 (Prometeo viene legato alla rupe da Efesto per volontà di Zeus);
vv. 76-113 (Prometeo, abbandonato al suo funesto destino, leva al cielo un di-sperato lamento);
vv. 193-238 (Prometeo, rivolto al coro delle Oceanine, accusa Zeus d’ingratitudine);
vv. 284-396 (Oceano, giunto al luogo del supplizio, consola e invano tenta di persuadére a ragione Prometeo);
vv. 436-514 (Prometeo enumera al coro i suoi meriti verso l’umanità);
vv. 536-544 (il coro s’augura di non trovarsi mai a contrastare Zeus);
vv. 1080-93 (Prometeo, colpito dal terremoto di Zeus, sprofonda in un abisso).