Pulcinella e l'organetto

Teatro

Luca Ronga
Pulcinella e l'organetto

Dopo 27 anni Pulcinella ritorna a Napoli, ripercorre tutte le strade a lui più care. Per strada canta e balla, tutto gli sembra nuovo. La gente pensa sia straniero perché ha preso strani accenti. Ma dopo pochi giorni di avventure contro mafiosi, gendarmi, preti, padroni dei cani e la morte, il popolo di Napoli lo riconosce. La confusione tipica, la molteplicità dei gesti abitudinari del popolo napoletano, di Pulcinella e dei personaggi delle Guarattelle, viene interrotto da un gendarme, che stufo della confusione ma soprattutto di un mancato permesso per poter svolgere lo spettacolo, chiede a nome della legge la fine dello show.

Il burattinaio, si trova costretto a far finta di finire, chiedendo al pubblico la complicità e il silenzio, lo spettacolo continua e quella confusione tipica, quei scambi veloci di bastoni di rincorse, continuano, in situazioni silenziose e dai movimenti rallentati, rendendo l'atmosfera surreale e comica, donando cosi una novità al repertorio della tradizione. Lo spettacolo, comico e poetico, riprende i canovacci della tradizione napoletana, puntando la propria forza sul ritmo.

Luca Ronga, giovane burattinaio di grande talento, è un ex allievo dell'Atelier delle Figure-Scuola per Burattinai di Cervia, si sta imponendo con una brillante continuazione della grande tradizione italiana. Interpreta lo spettacolo con la pivetta strumento acustico posto nel palato del burattinaio, in metallo e filo, che tradizionalmente dona la caratteristica voce chioccia a Pulcinella.