Qanon Revolution

di Riccardo Tabilio | regia Silvio Peroni | con Emanuele Cerra, Alice Conti, Salvatore Cutrì | scenografia, grafica e video Lorenzo Zanghielli | luci Marco Filippone | costumi Lucia Menegazzo | fonico Mattia Nardon | ufficio stampa Chiara Marsilli | organizzazione Michela Mattioli | prodotto in collaborazione e con il sostegno di Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento | vincitore del bando focus piattaforma di circuitazione del teatro professionale dal Vivo Teatro stabile di Bolzano, Centro Santa Chiara | con il sostegno di Zona K | con il contributo di Fondazione Caritro, MIC - Ministero della Cultura, PAT - Provincia Autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Comune di Mori

Lui. Lui: lui avrà le stelle e le strisce della bandiera americana dipinte sulla faccia. Lui avrà un copricapo di pelle di bisonte, con le corna. Lui sarà a torso nudo, nonostante a gennaio – a gennaio a Washington DC, Stati Uniti d’America, si battono i denti.

Lui avanzerà nella folla: alla testa della folla con tatuaggi di rune, simboli della mitologia norrena e nativa americana, impressi sul corpo, i mattoni di un muro sul braccio sinistro, sulla schiena una bandiera con la lettera Q! Q!

Il suo profeta… Lui!

Sarà lì, in piedi, nel mezzo dell’emiciclo del Senato degli Stati Uniti, disceso dal Valhalla come un’apparizione, il 6 gennaio 2021, il giorno perfetto – il giorno perfetto per un’epifania. Eccolo.

Eccomi. Lui: io. Il giorno in cui tutta questa storia ha avuto inizio…