Quattro. Il disordine delle stagioni

Danza

“Quattro - Il disordine delle stagioni” - Spettacolo di danza
Produzione realizzata con il Contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello Spettacolo

Coreografia: Mauro Astolfi
Regia: Enzo Aronica
Musiche Originali: Marco Schiavoni
Disegno luci: Carlo Cerri
Danzatori: Adriana De Santis, Caterina Bonasia, Maria Cossu, Vittorio Colella, Angelo Venneri, Francesca Poglie, Alessandra Chirulli, Santina Bitetto, Vinka Klaric
Durata: 72 minuti circa

La Spellound Dance Company (SDC) nasce nel 1994 sotto la guida e la direzione artistica di Mauro Astolfi, coreografo e insegnante formatosi prevalentemente negli Stati Uniti dove ha vissuto per sette anni lavorando con Paul Taylor (New York) e Jeff Roberge (Los Angeles). Per quest'ultima ha firmato alcune coreografie dimostrando sin dall’inizio una spiccata personalità nella ricerca coreutica. In seguito l’intensa attività coreografica e didattica di Mauro Astolfi ha permesso alle più svariate e lontane realtà d’Italia di entrare felicemente in contatto con un metodo e uno stile che in sé riassumono vent’anni di studi, ricerche e confronti in tutto il mondo e che ora possono essere una guida per tutti coloro che nell’arte osano mettersi in discussione e superare i vecchi confini.
Composta da dodici elementi la Spellbound Dance Company rappresenta la prima compagnia in Italia capace di offrire una sintesi tra tutti gli stili e generi degli ultimi 30 anni. La ricerca coreografica di Astolfi ha rifiutato un lavoro puramente stilistico per dare spazio ad una sperimentazione che solitamente è stata una caratteristica dei coreografi della nuova generazione americana. Il repertorio, benché debitore in prevalenza di un linguaggio di matrice contemporanea, è l'espressione della ricerca di un'identità non riconducibile ad una scuola: la fusione di elementi di tecnica e dinamiche dei vari stili arricchiti dall'intensa capacità interpretativa dei danzatori hanno dato vita ad una vera e propria innovazione nella visione stessa della danza. Ogni danzatore all’interno del gruppo è principalmente un elemento che esprime un sua specifica personalità. La ricerca coreografica parte da questa e di volta in volta costruisce un canale per veicolare, verso gli spettatori, il risultato di un processo di sintesi e di rielaborazione delle sensazioni che scaturiscono da ogni forma artistica di movimento. La scelta di non raccontare attraverso la coreografia un tema fissato di volta in volta dall'autore, conferma la convinzione della Compagnia che non sia necessario un tema se non la danza stessa: è lo spettatore che, assistendo allo spettacolo, darà un significato o un nome alle emozioni che l'energia e la passionalità dei ballerini gli sapranno suscitare.


organizzazione: Trentino Danza - Comune di Tesero - Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento - APT della Valle di Fiemme