Ragazze. Nelle lande scoperchiate del fuori
Stagione Teatrale di Rovereto 2009/2010
Irma Spettacoli srl
Ragazze
Nelle lande scoperchiate del fuori
di Lella Costa, Massimo Cirri, Giorgio Gallione
con Lella Costa
regia di Giorgio Gallione
Mi piace seguire alcuni fili di narrazione, che spesso coincidono con degli autori-Shakespeare, Eliot, Calvino. E se Alice finiva con una premonizione inconsapevole (se cè un tempo per dormire e uno per morire-forse cè anche un tempo infinito per sognare), Amleto cominciava con una sorta di parafrasi dello stesso celeberrimo verso (Esplodere o implodere, questo è il problema). Calvino, appunto. E ancora da Calvino, attraverso la citazione appassionata che me ne ha regalato unamica pittrice, ha cominciato a prender forma questo nuovo spettacolo: da quella sua Euridice altra, che sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente - un dio, nientemeno - che proprio non se ne fa una ragione, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle le lande desolate del fuori. Folgorante, a confermare (vedi Traviata) come lo sguardo maschile, quando è buono, a volte sappia leggerci addirittura meglio di noi stesse. È questo che vorrei provare a raccontare: questo andare, incerto ma inesorabile, questo voler esplorare e partire e mettersi in gioco e capire, questo continuo sfidare e chiedere conto e pretendere rigore e rispetto e coerenza (il talento delle donne sperdutamente amate / linnocenza con cui puniscono per le cose mai avverate: anche Fossati è un buon compagno di strada...); la fatica e la leggerezza, il dolore, lo sgomento, la rabbia, i desideri, larme e gli amori, cortesie pochine, temo; la testardaggine, lautoironia, il magonismo terminale, la sorellanza che forse è perfino più inquieta della fratellanza; la violenza, ahimè, inevitabilmente; e linviolabilità, anche, possibilmente. Euridice e le altre, nei secoli protagoniste o (e?) testimoni di uxoricidi impuniti e vessazioni quotidiane, di espropriazioni subdole e continue, di gesti eroici e delitti inauditi, e di quel costante, incoercibile, formidabile accanimento terapeutico nei confronti del futuro. Euridice e le altre - sicuramente non tutte ma molte - le ragazze senza pari che abitano, e animano, la nostra vita e la nostra memoria. E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative, e irresistibilmente simpatiche.
Lella Costa
organizzazione: Comune di Rovereto Assessorato alla Cultura