Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico: proiezioni mattino

Cinema

25ª Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico

La Chine antique. Episode 2: Grandeure et decadence des Shang
La Cina antica. Episodio 2: Grandezza e decadenza degli Shang
Nazione: Francia
Regia: Serge Tigneres
Durata: 52’
Anno di produzione: 2013
Produzione: Gedeon Programmes e France5/NHK
In Cina si contano attualmente nove linguaggi diversi, ma una sola scrittura. Ogni tentativo di instaurare una scrittura fonetica è fallito. Tra il 1.500 e il 700 a.C., due dinastie, gli Shang e gli Zhou, forgeranno l’identità culturale della nazione cinese, un’identità costruita con la guerra, il bronzo e la scrittura.

Zolf Abad, Diar Khamosh
Nazione: Iran
Regia: Sima Ibrahimi
Durata: 36’
Anno di produzione: 2014
Produzione: Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB)
Sono molte le credenze e i miti sulla città di Zolf Abad, nella regione di Farahan (nella provincia iraniana di Marzaki), e sul modo di vivere della sua gente. Nel 2008 un contadino e il suo trattore si fermano di colpo alla vista di alcuni antichi mattoni. Accorrono subito archeologi e ricercatori e scoprono che un’antica città sepolta esiste davvero...

Il viaggio alla miniera di smeraldi di Cleopatra
Nazione: Italia
Regia: Alfredo e Angelo Castiglioni
Durata: 25’
Anno di produzione: 2014
Produzione: Ce.R.D.O.
Consulenza scientifica: Serena Massa
Il documentario è la cronaca di una missione archeologica condotta nel 1985 in Egitto dai fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni alla ricerca delle dimenticate miniere di smeraldi di Cleopatra. La missione, seguendo un vecchio itinerario, ritrovò le antiche miniere, i villaggi dei minatori e i templi scavati nella roccia.

Storie dalla sabbia. La Libia di Antonino Di Vita
Nazione: Italia
Regia: Lorenzo Daniele
Durata: 28’
Anno di produzione: 2014
Produzione: Fine Art Produzioni e Università degli Studi di Macerata
Consulenza scientifica: Maria Antonietta Rizzo, Alessandra Cilio
“Anni Sessanta: la Libia cambiava pelle in quegli anni. Modernità e tradizione si misuravano, si scontravano. Un mondo si trasformava e io avevo il privilegio di esserne testimone. Ogni giorno mi regalava un tassello nuovo su cui riflettere. Imparai a guardare la realtà in cui mi muovevo senza giudicare, senza pormi sul terreno di una diversità dichiarata. Appresi molto dalle persone più disparate”. La Libia di ieri, quella di oggi, filtrata attraverso i ricordi di uno dei più grandi protagonisti dell’archeologia mediterranea, il professore Antonino Di Vita.


organizzazione: Museo Civico di Rovereto