Religion Today

Cinema

È il cambiamento il filo rosso della XVII edizione del Religion Today Filmfestival, in programma dal 10 al 21 ottobre a Trento e in altre località italiane. Un tema che esprime la volontà di scavare, più che mai, nelle pieghe del rapporto tra cinema, religioni, società. Se da un lato la ‘trasformazione’ resta ingranaggio essenziale della macchina del cinema, dall’altro il cinema, arte del tempo, conserva infatti una capacità specifica di rappresentare e interpretare la mobile pluralità dei fenomeni religiosi e la dialettica tra religioni e società civile. Un compito tanto più urgente in un frangente di mutamenti epocali: traumi che ci costringono a ricomporre lo spettro dei futuri possibili, mentre nel mondo torna il fantasma (deprecabile) dello “scontro di civiltà”; ma anche rinascite personali e collettive che si alimentano del doppio incontro, con l’altro e con Dio.
Lo conferma l’esuberante varietà delle storie, dei contenuti, delle soluzioni formali e dei generi rappresentati nei film selezionati per il concorso. Particolarmente numerosi anche gli approfondimenti, gli eventi, le partnership e le personalità che arricchiranno la proposta itinerante del Festival, a cominciare dal ricco programma delle nove giornate in Trentino.

Il concorso cinematografico
Un mosaico di cambiamenti, dirompenti o sotterranei, attesi o subìti, compiuti o mancati. È quanto emerge da una proposta cinematografica ricca di 49 film provenienti da oltre 20 paesi, selezionati tra oltre 300 iscrizioni da tutto il mondo (dall’Europa all’America, dal Sudafrica al Bangladesh). Venti i documentari, che esprimono un’ampia varietà di generi e ricerche, attraversando l’intera gamma espressiva compresa tra le nuove sperimentazioni narrative e il classico approccio tematico, spesso in rapporto stretto con l’attualità più scottante; ventinove in tutto le animazioni, i lungometraggi e i cortometraggi a soggetto, con i quali il Festival prosegue l’esplorazione delle diverse modalità dell’incontro tra cinema e religioni, dalla commedia al thriller spirituale. Le schede di tutti i film sono disponibili sul sito del Festival.
I quattro premi principali (“Nello spirito della Fede”, al miglior film a soggetto, al miglior documentario e al miglior cortometraggio) verranno assegnati dalla giuria internazionale, quest'anno composta da Renato Butera sdb (Roma), docente di giornalismo e di cinema presso la FSC della Università Pontificia Salesiana, John Forrest (London), direttore dell’Insight Film Festival, produttore, regista ed esperto di media training, Mohammad Gozarabadi (Teheran), traduttore, story analyst e insegnante di sceneggiatura presso la Sooreh University, Giovanni Guaita (Mosca), ieromonaco della Chiesa Ortodossa russa, storico ed autore di studi su cinema e simbolismo religioso, e Daniella Tourgeman (Jerusalem), direttrice del dipartimento del cinema ebraico alla Cineteca di Gerusalemme-Israel Film Archive. Altri premi saranno assegnati dalla giuria SIGNIS (Word Catholic Association for Communication) e dalle giurie speciali del Festival per le sezioni competitive “Exploring the differences”, “In Short”, “Peace & Human Rights”, “Visions” e “Changes”.

Percorsi ed eventi
Accanto alla proiezione di tutti i film in concorso, la sede di Trento, dove il Festival è nato e si è sviluppato negli anni, in relazione con la storica vocazione della città a farsi ponte tra fedi e culture, ospiterà un denso programma di conferenze ed eventi speciali (10-18 ottobre). Tra le principali novità dell’edizione 2014, in particolare, si colloca un percorso sul ruolo delle religioni nella difesa della legalità e nella promozione della giustizia e della sicurezza sociale, organizzato in stretta collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione Nazionale Magistrati. Dall’antimafia alla lotta contro il terrorismo, la proposta intende sensibilizzare un pubblico ampio e diversificato su questioni che interrogano la politica come la società civile, particolarmente in un tempo, qual è il nostro, di crisi universale di senso e di ideali.
In linea con la storia e la mission del Festival, un’intera sezione del concorso, organizzata con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, proseguirà l’analisi dei grandi temi che necessitano di continue e assidue trattazioni, a partire dal complesso rapporto tra donne e religioni.
Su analoghe questioni globali, dalle dinamiche post-conflitto al fenomeno delle migrazioni, passando per le grandi sfide della cooperazione internazionale e il nodo dei diritti umani in zone di guerra, sono previste altre proiezioni commentate in collaborazione con Osservatorio Balcani, Cinformi Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento, Centro Astalli, Fondazione Fontana e il gruppo di Trento di Amnesty International – Italia. Come di consueto, la dimensione del dialogo sarà sviluppata di concerto con l’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Trento e con il Tavolo locale per le appartenenze religiose; prosegue inoltre il rapporto con la Fondazione Bruno Kessler, che alla vigilia del Festival proporrà un seminario scientifico dedicato alle tracce del religioso nel cinema di animazione, e con il Museo Diocesano Tridentino, per un appuntamento su cinema e arte sacra contemporanea, mentre la Biblioteca Comunale di Trento ospiterà tra l’altro una mostra bibliografica sui temi del Festival. Il Festival si fregia anche del patrocinio dell’Università di Trento per un’anteprima che offrirà un’interpretazione del tema dell’anno dal punto di vista della sociologia delle religioni. Anche il dibattito tra scienza e fede troverà spazio grazie alla nuova collaborazione con il MUSE Museo delle Scienze: la proiezione del documentario “Questioning Darwin” sarà infatti seguita da una conversazione su evoluzionismo e creazionismo con l'intervento del filosofo Paolo Costa e di Telmo Pievani, epistemologo italiano e direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione.
L’edizione 2014 segnerà anche una nuova tappa alla scoperta delle culture e delle religioni mondiali, aprendo una finestra sul mondo indiano e indù, grazie a numerosi film in concorso e ad un evento speciale di danza Kuchipudi che conferma l’apertura del Festival alla contaminazione multimediale di diverse espressioni artistiche. In questa dimensione si colloca anche l’idea per la cerimonia di premiazione del Festival, in programma sabato 18 ottobre; in occasione del centenario dello scoppio della Grande Guerra, di cui il Trentino è stato suo malgrado protagonista, verrà proposto un reading musicale dedicato particolarmente al tema poco esplorato della pluralità religiosa negli eserciti in campo.