Romanzo d'infanzia

Danza

Le Stagioni dei Teatri 2010/2011
Danza / Trentino InDanza

Romanzo d’infanzia di Abbondanza Bertoni inaugura la rassegna di danza del Teatro Valle dei Laghi
Sarà uno spettacolo per tutte le età ad inaugurare la rassegna di danza del Teatro Valle dei Laghi organizzata da Fondazione Aida in collaborazione con i Centri Servizi Santa Chiara ed inserito nel Circuito provinciale per la danza denominato Trentino Indanza. Romanzo d’Infanzia, della Compagnia trentina Abbondanza Bertoni è un’opera che nasce dal sodalizio artistico tra Bruno Stori, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza e Letizia Quintavalla; è un’opera creata pensando ai rapporti che si instaurano normalmente fra bambino ed adulto e che ha come tema centrale l’amore e l’esperienza della crescita.
Lo spettacolo, vincitore di numerosi premi, tra questi lo Stregagatto 1997/98, utilizza il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato al pubblico dei “più grandi”, rendendolo immediatamente fruibile anche dai “più piccoli”. In scena due danzatori si alternano tra essere genitori e figli e soprattutto fratelli, Tommaso e Nina, evocando il subire e il ribellarsi, il fuggire e il difendersi, il volare lontano e il tornare a casa fino al difficile passaggio dall'infanzia all'adolescenza: costretti ad abbandonare il mondo dei giochi, penetrano nell'universo degli adulti, la' dove s' infrange il sogno. In un gioco di sdoppiamento, la coppia di ballerini tesse con ironia uno spettacolo sospeso tra danza e recitazione, su testo di Bruno Stori e musiche di Alessandro Nidi.

La sezione Danza è organizzata in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Coordinamento Teatrale Trentino spettacoli all’interno della rassegna trentino InDanza circuito provinciale di danza

Compagnia Abbondanza/Bertoni
Romanzo d’infanzia
una produzione Quintavalla - Stori - Compagnia Abbondanza/Bertoni
testo Bruno Stori
coreografia e interpretazione Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori
musiche Alessandro Nidi
ideazione luci Lucio Diana
elaborazioni sonore Mauro Casappa
costumi Evelina Barilli
fonica Elena Sala
luci Enrico Peco
voce fuori campo vers. italiana Silvano Pantesco
vers. francese Valentin Rossier
vers. inglese Marco Cavicchioli
coproduzione Teatro Testoni Ragazzi
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dip. Spettacolo

Se è vero che d’amore si può impazzire è ancora più vero che senza amore si diventa matti. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore! L’infanzia è un diamante della nostra vita, è grezzo ed abbagliante come i diamanti nelle miniere delle favole. Si può scheggiare o offuscare la potenza della sua luce. Questo lavoro per ragazzi parla della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce in casa e nelle istituzioni, del delitto di non amare i propri figli. Parla dei deboli e tra gli eterni deboli ci sono i bambini. In scena due danzatori carichi di parole che si alternano tra essere genitori e figli, danzatori che con la forza infaticabile di due corpi non lamentano mai la stanchezza e sono pronti a denunciare tutte le offese.
Una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore.